EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Sindrome genito-urinaria della menopausa: dalla fisiopatologia al ruolo degli androgeni

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Linkedin
Sindrome genito-urinaria della menopausa: dalla fisiopatologia al ruolo degli androgeni
04/09/2023

Dania Gambini
Sindrome genito-urinaria della menopausa: dalla fisiopatologia al ruolo degli androgeni
Colao A. Graziottin A. Uccella S. (a cura di), Atti e approfondimenti di farmacologia del corso ECM su "Dolore, infiammazione e comorbilità in ginecologia e ostetricia", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 23 novembre 2022, p. 126-130

Dott.ssa Dania Gambini
Consulente in Ginecologia e Ostetricia, Ospedale San Raffaele, Milano
La sindrome genito-urinaria della menopausa (Genitourinary Syndrome of the Menopause, GSM) include un insieme di segni e sintomi legati alla carenza degli ormoni sessuali, con modifiche strutturali e funzionali dei genitali esterni, della vagina, dell’uretra e della vescica.
Interessa sintomatologicamente più del 50% delle donne in menopausa e include sintomi vulvo-vaginali (secchezza, bruciore, prurito, leucorrea), sessuali (secchezza vaginale, dolore coitale/dispareunia, disfunzioni sessuali) e urinari (urgenza, disuria, cistiti ricorrenti).
Fra le possibili scelte terapeutiche ad applicazione topica della GSM dobbiamo considerare anche l’utilizzo di derivati androgenici (prasterone, deidroepiandrosterone [DHEA] e testosterone): gli androgeni hanno infatti quattro funzioni fondamentali (trofica, sessuale, antinfiammatoria, ricostruttiva) per il recupero anatomo-funzionale genitale in menopausa.

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter