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Ruolo degli ormoni maschili in terapia sostitutiva: quando, a chi e perché

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23/03/2020
Alessandra Graziottin
Ruolo degli ormoni maschili in terapia sostitutiva: quando, a chi e perché
Graziottin A. (a cura di), Atti e approfondimenti di farmacologia del corso ECM su "La donna dai 40 anni in poi: progetti di salute", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 24 maggio 2019, p. 112-121
Nella donna in età fertile, gli ormoni maschili – testosterone, androstenedione, deidroepiandrosterone (DHEA) e deidroepiandrosterone solfato (DHEA-S) – sono molto più elevati degli estrogeni, a livello sia plasmatico sia tissutale. Unica eccezione è la gravidanza, in cui l’estradiolo può raggiungere i 35-40.000 picogrammi/ml a termine.
Gli studi scientifici sul ruolo degli androgeni sul cervello e sulla salute globale delle donne sono molto incoraggianti. La terapia sostitutiva con testosterone e DHEA, in donne con bassi livelli di androgeni, migliora il senso di benessere, l’energia vitale, la funzione sessuale e le funzioni cognitive e cardiovascolari, oltre al trofismo muscolare e osseo.

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