La depressione post-partum (DPP) è una delle più comuni complicanze dopo la gestazione. Sino al 20% delle donne ne può soffrire, con un esordio che il DSM V attualmente colloca già in gravidanza e non solo nelle settimane dopo il parto. La DPP non trattata è associata a conseguenze negative sia per la salute fisica e mentale della neomamma che per lo sviluppo a breve e lungo termine del bambino.
Quando la DPP è grave, possono emergere idee di morte sino ad agiti autolesivi ed al suicidio, seconda causa di morte delle donne in post-partum. L’assenza e la difficoltà di costruire un legame materno e un attaccamento sicuro con il proprio bambino può avere un impatto significativo sullo sviluppo emotivo, affettivo e cognitivo del piccolo a breve e lungo termine.
Quando la DPP è grave, possono emergere idee di morte sino ad agiti autolesivi ed al suicidio, seconda causa di morte delle donne in post-partum. L’assenza e la difficoltà di costruire un legame materno e un attaccamento sicuro con il proprio bambino può avere un impatto significativo sullo sviluppo emotivo, affettivo e cognitivo del piccolo a breve e lungo termine.
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