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Che cosa c’è dentro il dolore pelvico cronico: dalla fisiopatologia al razionale di cura

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Che cosa c’è dentro il dolore pelvico cronico: dalla fisiopatologia al razionale di cura

02/01/2023

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Docente, Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie Metaboliche, Università Federico II di Napoli
Direttore, Centro di Ginecologia, H. San Raffaele Resnati, Milano
Presidente, Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Che cosa c’è dentro il dolore pelvico cronico: dalla fisiopatologia al razionale di cura
Corso ECM su “Dolore, infiammazione e comorbilità in ginecologia e ostetricia”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 23 novembre 2022

Sintesi del video e punti chiave

Il dolore pelvico cronico da endometriosi si trova al centro di una vasta rete di sintomi e comorbilità: i cicli abbondanti e dolorosi, il dolore ai rapporti, l’ipertono dei muscoli pelvici, le vaginiti recidivanti da candida, il dolore vulvare, l’ipersensibilizzazione del sistema nervoso centrale, la fibromialgia, le cistiti, la malattia infiammatoria pelvica, la sindrome dell’intestino irritabile. Al centro della rete, grandi registi della cronicizzazione del dolore, operano il microbiota intestinale e il gut-brain, cervello viscerale.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- come il dolore pelvico cronico impatti su tutte le dimensioni della sessualità: identità, funzione, relazione;
- perché la diagnosi di dolore pelvico cronico è l’ammissione implicita di un fallimento diagnostico e terapeutico;
- perché si parla della diade “essere umano-microbiota intestinale” come di un superorganismo, rispetto al quale non è banale chiedersi chi sia l’ospite di chi;
- che cosa si intende per “gut-brain psychology”;
- le alterazioni intestinali causate, negli ultimi decenni, dallo stravolgimento delle abitudini alimentari;
- quali funzione svolge il microbiota sul piano ormonale, e perché può essere definito una potente ghiandola multi-endocrina;
- che cosa sono l’estroboloma, l’androboloma e il testosteroboloma, e quale funzioni svolgono nel processo di assorbimento dei farmaci ormonali;
- le interazioni del microbiota con gli ormoni dello stress, i neurotrasmettitori e i neuroni sensoriali dell’intestino;
- in che senso il microbiota può essere considerato come un nuovo modello multisegnale delle strette relazioni fra i maggiori attori del sistema immuno-neuro-endocrino;
- le correlazioni fra disbiosi e dolore viscerale, e fra stress e iperalgesia;
- le differenze fra dolore nocicettivo, dolore neuropatico e dolore nociplastico;
- perché si possono paragonare le vie del dolore, con le loro sinapsi, a una strada con tanti semafori, il cui colore – verde o rosso – consente o blocca il passaggio dei segnali algici verso il cervello;
- due importanti domande da rivolgere alle pazienti in sede di visita ginecologica;
- perché le lesioni endometriosiche sono vere e proprie “ferite aperte” che si approfondiscono a ogni ciclo;
- come ogni malattia, inclusa l’endometriosi ed eccettuati i traumi, possa essere interpretata come un film a due tempi: il primo con sintomi evidenti ma segni ancora subclinici, ossia non individuabili con gli attuali mezzi di indagine; il secondo con segni conclamati, ma ormai accompagnati da dolore cronico;
- la sfida della medicina di oggi: saper leggere e interpretare correttamente i sintomi nel primo tempo del “film” malattia, perché solo questa capacità semeiotica può cambiare il destino di salute della paziente;
- le comorbilità intestinali che accompagnano, nel 94% dei casi, il dolore vulvare;
- i segnali di allerta e le comorbilità dell’ipertono del pavimento pelvico;
- perché l’osteopatia sta diventando una disciplina interessante nella cura del dolore cronico;
- alcuni cenni sulle più efficaci strategie terapeutiche.

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