Sintesi del video e punti chiave
In questo video il dottor Andrea Giusti illustra:
- come la diagnosi differenziale del dolore osteomuscolare nella donna in menopausa sia molto complessa, anche in assenza di altre patologie concomitanti;
- la visione fisiopatologica classica del dolore e il moderno concetto di sensitizzazione che, in particolare, spiega perché un dolore acuto si può cronicizzare anche quando la causa che l’aveva prodotto sia scomparsa;
- le indicazioni di sei studi internazionali sull’artrosi a proposito della correlazione non lineare fra alterazioni radiologicamente accertabili e intensità del dolore riferito;
- i meccanismi che facilitano o inibiscono la trasmissione nervosa del dolore;
- che cosa significa affermare che il dolore osteomuscolare è un evento dinamico;
- le differenti caratteristiche fisiopatologiche del dolore nella frattura vertebrale, nell’artrosi e nell’algodistrofia;
- le principali cause cliniche del dolore osteomuscolare, e la sua prevalenza in funzione del genere;
- la differenza fra dolore acuto, dolore persistente e dolore cronico, e come i tre concetti chiariscano il viraggio del dolore da sintomo utile a malattia in sé;
- come, in sede di visita, siano essenziali un’anamnesi accurata e un rigoroso esame obiettivo;
- le scale qualitative, quantitative e temporali utili a valutare l’intensità del dolore e il suo andamento nel tempo;
- gli esami sierologici e quelli radiologici di primo e secondo livello atti a confermare o meno il sospetto diagnostico emerso in sede di visita;
- alcuni elementi irrinunciabili per una cura efficace del dolore osteomuscolare della donna in menopausa: stili di vita (movimento fisico regolare, zero fumo, poco alcol, peso nella norma), riabilitazione e terapie fisiche mirate, supplementazione di vitamina D, terapia ormonale sostitutiva (quando indicata e appropriata);
- come la terapia farmacologica possa seguire un approccio sequenziale di tipo “add-on”, raccomandato dall’OMS, in funzione dell’intensità e della persistenza del dolore, oppure un approccio basato sulla fisiopatologia del dolore, che si focalizza sull’importante distinzione fra dolore nocicettivo (infiammatorio o non infiammatorio) e dolore neuropatico (periferico o centrale);
- gli effetti collaterali e gli eventi avversi associati ai farmaci di più comune impiego;
- la necessità di un approccio interspecialistico e di una terapia multimodale, che preveda interventi farmacologici e non farmacologici.
- La serie completa
- Genomica e dolore: che cosa ci può rivelare lo studio del DNA?
- Ginecologia endocrino-metabolica: i trigger negletti di infiammazione e dolore nella donna
- Che cosa c’è dentro il dolore pelvico cronico: dalla fisiopatologia al razionale di cura
- Intestino, microbiota e cervello viscerale: la prima regia del dolore
- Endometriosi, dolore e sessualità: come superare le persistenti omissioni diagnostiche?
- Dismenorrea severa e cicli mestruali abbondanti: sono predittivi di endometriosi e disfunzioni sessuali?
- Endometriosi: dolore sessuale e disfunzioni sessuali femminili in comorbilità
- Terapia medica per endometriosi, prima e dopo chirurgia: la sfida di proteggere salute e sessualità
- Contraccezione ormonale e controllo del dolore pelvico nell’adolescente
- Progestinici e controllo del dolore: come personalizzare la scelta
- LARC ed endometriosi: ragioni della scelta
- Il dolore pelvico da endometriosi: quando, come e perché interviene il ginecologo chirurgo
- Il dolore genitale oncologico: quando, come e perché interviene il ginecologo oncologo
- Prevenzione del dolore in ostetricia: focus sulla gravidanza
- Prevenzione dei traumi perineali e del dolore correlato nel post parto
- Diagnosi e cura del dolore sessuale dopo il parto
- Depressione e dolore dopo il parto
- Valorizzare l’allattamento in un puerperio senza dolore
- Il ruolo dell’ossigenoterapia antidolore in puerperio
- Il dolore osteomuscolare dopo la menopausa: diagnosi e strategie terapeutiche
- Sindrome genito-urinaria della menopausa: dalla fisiopatologia al ruolo degli androgeni
- Sindrome genito-urinaria della menopausa: quando usare l’ospemifene