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Intestino e cervello viscerale: sfide, insidie e opportunità

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Intestino e cervello viscerale: sfide, insidie e opportunità
04/10/2021

Vincenzo Stanghellini
Intestino e cervello viscerale: sfide, insidie e opportunità
Graziottin A. (a cura di), Atti e approfondimenti di farmacologia del corso ECM su "Menopausa e oltre, in salute: sfide e opportunità", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 16 settembre 2021, p. 10-14

Che piaccia o no, la sfida della Medicina nei prossimi anni si svolgerà in gran parte a livello della mucosa intestinale. Oltre alle predisposizioni genetiche, le sfide rappresentate da salute e malattia, invecchiamento e longevità, e persino dall’equilibrio psicologico, verranno giocate su un terreno che fino a pochi anni fa era assolutamente insospettabile: quella sottile interfaccia (uno strato di cellule cilindriche monostratificate) che, occupando all’interno dell’addome di un adulto una superficie pari a quella di un campo da tennis (200-300 metri quadrati), separa i contenuti intestinali (alimenti, microbiota e secrezioni digestive) da ciò che sta sotto la mucosa intestinale.
È la straordinaria combinazione del più grande sistema immunitario del corpo umano, associato al più grande sistema endocrino e a un vero e proprio cervello capace di organizzare e determinare funzioni vitali e addirittura di provare emozioni (sistema nervoso enterico, o ENS, o little brain). In questo è secondo solo all’encefalo (sistema nervoso centrale, o CNS, o big brain), ma è primo da un punto di vista evoluzionistico (il little brain può vivere e prosperare senza il big brain, ma non viceversa).

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