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Sindrome dell’intestino irritabile: le manifestazioni extra-intestinali

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Sindrome dell’intestino irritabile: le manifestazioni extra-intestinali

14/03/2023

Prof. Vincenzo Stanghellini
Professore Ordinario di Medicina Interna, Direttore UO Medicina Interna
Dipartimento di Malattie dell’Apparato Digerente, IRCCS, Policlinico S. Orsola, Bologna

Video registrato in occasione del corso ECM su “Dolore, infiammazione e comorbilità in ginecologia e ostetricia”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 23 novembre 2022

Sintesi del video e punti chiave

La sindrome dell’intestino irritabile (Irritable Bowel Syndrome, IBS) è caratterizzata da un’alterazione delle funzioni intestinali e dalla presenza di sintomi come dolore, gonfiore, tensione addominale. E’ più frequente nelle donne e costituisce un importante problema clinico, perché può dare origine anche a pesanti disturbi extra-intestinali che possono essere raggruppati in tre categorie: disturbi uroginecologici, disturbi dolorosi somatici e disturbi psichici.
In questo video, il professor Stanghellini illustra:
- le tre forme tipiche della IBS: con diarrea, con stipsi, mista;
- il rapporto di prevalenza fra uomini e donne;
- come le cistiti recidivanti siano la più rilevante conseguenza uroginecologica della IBS;
- perché l’abuso di antibiotici, oltre a non eliminare il problema della cistite, può alla lunga provocare vaginiti ricorrenti, dolore pelvico cronico e disturbi urogenitali ancora più gravi (cistite interstiziale, vestibolite vulvare);
- come nel 90% dei casi, la cistite sia determinata da una traslocazione di germi intestinali, e sia quindi sull’intestino che si deve concentrare lo sforzo terapeutico e di prevenzione;
- le principali forme di dolore somatico che in molti casi, secondo una tesi oggi ampiamente accreditata, possono essere ricondotti alla IBS: cefalea, emicrania, artralgie, dolori muscolo-tendinei (spesso classificati come di origine fibromialgica);
- i meccanismi immunitari che possono spiegare questa importante correlazione;
- le manifestazioni gastrointestinali, note da tempo, dell’ansia e della depressione;
- le straordinarie scoperte che, in anni recenti, sono state fatte sul ruolo del nervo vago nella comunicazione afferente intestino-cervello;
- come queste acquisizioni abbiano chiarito che ansia e depressione possono, a loro volta, essere innescate dalla IBS, dando poi vita a un circolo vizioso che deve essere affrontato non solo con gli antidepressivi, ma anche e prima di tutto con una terapia mirata della patologia intestinale;
- i dati di altissimo livello che, in questo contesto, documentano i benefici dei probiotici sulla depressione.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone

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