In parallelo alla rimozione dei fattori etiologici del danno tessutale, la modulazione dell’iperattività del mastocita, e la riduzione della liberazione dei fattori infiammatori (modulazione antagonista), con antidepressivi e palmitoiletanolamide (PEA), può costituire una nuova frontiera dell’intervento farmacologico volto a prevenire la cronicizzazione dell’infiammazione, l’evoluzione del dolore da acuto a cronico e da nocicettivo a neuropatico, e il peggioramento della depressione ad esso associata.
Infiammazione e dolore: il ruolo del mastocita
Infiammazione e dolore: il ruolo del mastocita
Atti del corso ECM su "La donna e il dolore pelvico: da sintomo a malattia, dalla diagnosi alla terapia", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 16 novembre 2012, p. 5-8
In parallelo alla rimozione dei fattori etiologici del danno tessutale, la modulazione dell’iperattività del mastocita, e la riduzione della liberazione dei fattori infiammatori (modulazione antagonista), con antidepressivi e palmitoiletanolamide (PEA), può costituire una nuova frontiera dell’intervento farmacologico volto a prevenire la cronicizzazione dell’infiammazione, l’evoluzione del dolore da acuto a cronico e da nocicettivo a neuropatico, e il peggioramento della depressione ad esso associata.