Cistite recidivante: quando l’intestino è il mandante occulto dell’infezione
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Cistite recidivante: quando l’intestino è il mandante occulto dell’infezione
07/07/2020
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Sintesi del video e punti chiave
Molte donne affette da cistite notano che il disturbo si aggrava quando peggiorano le condizioni dell’intestino. Non si tratta di una coincidenza: la sindrome dell’intestino irritabile determina infatti un’infiammazione cronica che compromette la capacità di tenuta della parete intestinale, favorendo il passaggio di batteri alla vagina e alla vescica. In questi casi, quindi, la terapia delle recidive di cistite passa innanzitutto attraverso la cura dell’apparato intestinale. In questo video, la professoressa Graziottin illustra: - le tre forme della sindrome dell’intestino irritabile: con stipsi, con diarrea, mista; - come l’Escherichia coli sia il germe che più di frequente provoca la cistite; - che cos’è il microbiota intestinale, e quali funzioni svolge all’interno del nostro organismo; - che cosa accade al microbiota quando si fa un uso eccessivo di antibiotici; - il processo infiammatorio che riduce la permeabilità selettiva della parete intestinale e favorisce la traslocazione batterica, ossia la fuoriuscita di germi attraverso le vie linfatiche e l’infezione degli organi adiacenti; - come gli altri due fattori di recidivazione delle cistiti siano l’aggressione esterna dei germi, a causa di un’igiene intima non appropriata, e l’azione dei biofilm patogeni che, come abbiamo visto nei precedenti video, si annidano nella vescica; - l’importanza, ai fini di una corretta terapia, di una stretta e competente collaborazione fra ginecologi, urologi e gastroenterologi; - come le armi più efficaci per ridurre l’infiammazione intestinale siano una corretta alimentazione e i probiotici.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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