Cistite: il ruolo delle comunità batteriche intracellulari
Condividi su
Cistite: il ruolo delle comunità batteriche intracellulari
16/06/2020
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Sintesi del video e punti chiave
Il germe che più frequentemente provoca la cistite è l’Escherichia coli uropatogeno (UPEC): l’85-90 per cento dei casi è dovuto all’azione di questo batterio. La sua azione, però, non sempre determina un’infezione conclamata e documentabile con i normali esami di laboratorio: spesso la sua strategia di attacco è più subdola, e si serve dei cosiddetti “biofilm patogeni”. In questo video, la professoressa Graziottin illustra: - perché la cistite colpisce maggiormente le donne; - quante donne vengono mediamente colpite da questo disturbo nell’arco della vita; - come spesso la paziente accusi tutti i sintomi dell’infezione, ma l’esame delle urine sia negativo; - che cosa sono le comunità batteriche intracellulari e come si formano all’interno dell’urotelio; - come, restando nascosto all’interno di queste strutture, l’UPEC mantenga lo stimolo irritativo che determina i sintomi classici della cistite, sfuggendo nel contempo alle indagini strumentali, agli attacchi del sistema immunitario e all’azione degli antibiotici; - perché, di tanto in tanto, l’esame delle urine è positivo e rivela l’effettiva presenza del germe all’interno della vescica; - che cosa accade quando ci si limita a ripetere cicli di antibiotici, utili solo in caso di cistite emorragica acuta, senza adottare una strategia di cura alternativa, che tenga conto di tutti i fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento della patologia.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?