Fibromi uterini: approfondimento sui sintomi – Parte 2
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Fibromi uterini: approfondimento sui sintomi – Parte 2
09/05/2017
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Video realizzato in occasione del Media Tutorial su “Il dolore nella donna”, organizzato nell’ambito della campagna di sensibilizzazione NienteMale sul dolore nella donna, Milano, 22 marzo 2017
Sintesi del video e punti chiave
I fibromi uterini hanno un impatto complesso e talora poco noto sulla salute e sulla qualità di vita della donna. L’anemia conseguente ai flussi emorragici, in particolare, produce gravi conseguenze a vari livelli, inclusa la vita intima. In positivo, una diagnosi precoce e una terapia mirata possono restituire in breve tempo un pieno benessere e la gioia di vivere. Ecco perché, in caso di mestruazioni particolarmente abbondanti e/o prolungate, è importante che il medico curante e il ginecologo accertino senza indugio la presenza di un’eventuale fibromatosi. In questo video, la professoressa Graziottin illustra: - i tre sintomi più frequenti direttamente correlati ai fibromi, in funzione della loro sede: emorragie mestruali; compressione a carico della vescica, con peso sovrapubico e nicturia; dolore alla penetrazione profonda; - perché la nicturia da fibromatosi è diversa da quella che si manifesta dopo la menopausa; - l’impatto delle emorragie sulla qualità della vita quotidiana; - come l’anemia sia spesso una conseguenza ulteriore e poco considerata dei flussi abbondanti; - in quale modo l’anemia può essere diagnosticata; - due importanti ripercussioni dell’anemia: astenia, depressione; - come l’anemia, inoltre, comprometta il corretto funzionamento del sistema dopaminergico e delle quattro aree cerebrali da esso governate: via appetitiva (con riduzione della voglia di fare, del desiderio sessuale, dello slancio vitale); area nigro-striatale (con minore predisposizione al movimento fisico); area del pensiero logico-lineare (con appannamento della lucidità mentale e della capacità di ragionamento); ippocampo (con indebolimento della memoria).
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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