Mutilazioni genitali femminili: che cosa sono, perché si praticano
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Mutilazioni genitali femminili: che cosa sono, perché si praticano
30/08/2022
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Sintesi del video e punti chiave
Conoscere le mutilazioni genitali femminili è doppiamente importante: innanzitutto perché è urgente pervenire, ovunque nel mondo, alla completa eliminazione di questa pratica feroce e inumana; e poi perché è importante capire e curare la sofferenze di tante donne che giungono nei Paesi occidentali, ed evitare che anche nelle nostre città altre bambine vengano sottoposte all’abuso, nell’omertà delle famiglie e del tessuto sociale. In questo video, la professoressa Graziottin illustra: - la struttura visibile e invisibile del clitoride; - i quattro diversi tipi di mutilazione genitale; - l’enorme estensione geografica e numerica del fenomeno; - come almeno una bambina su 500 muoia per emorragia e infezioni; - le finalità della pratica: privare la donna del piacere fisico, e quindi della propria individualità sessuale; impedire l’accesso alla vagina sino al matrimonio; garantire la paternità dei figli che verranno; - perché sono in primo luogo le donne della comunità che tramandano l’uso della mutilazione e la effettuano in concreto; - perché il valore attribuito all’escissione è tanto maggiore quanto minore è il livello culturale e sociale della vittima.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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