EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Disfunzioni del pavimento pelvico: obiettivi e modalità della riabilitazione

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su X
  • Condividi su Linkedin

Disfunzioni del pavimento pelvico: obiettivi e modalità della riabilitazione

16/04/2024

Dott.ssa Fabiana Giordano
Ostetrica
Esperta in Riabilitazione del pavimento pelvico
Referente Percorso Nascita Aziendale AORN “A. Cardarelli”, Napoli
Referente Ambulatorio di Riabilitazione del pavimento pelvico AORN “A. Cardarelli”, Napoli
Componente Gruppo Scientifico TOPP-AIUG per la Regione Campania

Video realizzato in occasione del Corso ECM su “Microbiota, infiammazione e dolore nella donna”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 13 settembre 2023

Sintesi del video e punti chiave

Il pavimento pelvico è l’insieme di muscoli e tessuto connettivale che chiude in basso la cavità pelvica e che sostiene, nella donna, la vagina, l’utero, la vescica e il retto. La riabilitazione uroginecologica si pone come alternativa alle tradizionali terapie farmacologiche e chirurgiche per la cura delle disfunzioni di questa fondamentale struttura.
In questo video, la dottoressa Giordano illustra:
- i due principali fattori che possono alterare la capacità di contenimento del pavimento pelvico: alterazioni ormonali (tipiche per esempio della post menopausa) e traumi da parto;
- le conseguenze che si possono determinare quando i muscoli si trovano in una condizione di ipotono (prolasso, incontinenza urinaria e fecale, anorgasmia) o di ipertono (dolore ai rapporti, vestibolodinia, vulvodinia);
- perché, in particolare, l’ipertono muscolare può costituire un fattore cruciale di dolore pelvico cronico, sensibilizzazione centrale e iperalgesia;
- come la riabilitazione miri a modificare i parametri muscolari alterati e a ripristinare una normale funzionalità;
- i tre step in cui si articola il percorso di riabilitazione: valutazione funzionale (che consente di verificare il tono dei muscoli, la loro capacità di contrarsi e rilassarsi spontaneamente e a comando, la loro sensibilità, nonché la presenza di trigger point endocavitari); definizione degli obiettivi da perseguire; messa a punto dell’approccio di cura e delle sue specifiche modalità di esecuzione;
- come non esista un percorso riabilitativo standardizzato, ma ogni intervento vada progettato su misura in funzione dei sintomi riferiti dalla paziente e dei segni colti dal professionista.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter