Infezioni batteriche vescicali: una nuova strategia d’attacco

Oggi l’individuazione dei batteri nei diversi tessuti dell’organismo non avviene più con il microscopio, ma attraverso metodiche che ne rilevano il materiale genetico anche quando essi non sono visibili con i normali mezzi di indagine: una rivoluzione che ha aperto la strada, anche in campo urologico, a scoperte impensabili nella microbiologia classica.
In questo video, il dottor Grassi illustra:
- la denominazione specifica delle nuove metodiche di sequenziazione genetica dei batteri;
- due fondamentali acquisizioni degli ultimi anni: esistono batteri anche nelle urine di soggetti asintomatici; i batteri, e in particolare l’Escherichia coli, è in grado non solo di aderire alla superficie della vescica, ma anche di penetrare all’interno delle sue cellule, con un comportamento che un tempo si riteneva esclusivo dei virus;
- la difficoltà di combattere questo tipo di infezione con i soli antibiotici;
- perché la nuova strategia di attacco può essere definita “guerra dei 200 giorni”;
- gli obiettivi di questo conflitto biologico, e le armi a nostra disposizione: rafforzare le difese naturali della vescica, con acido ialuronico; contrastare la crescita batterica non solo con gli antibiotici, ma anche con sostanze naturali di provenienza vegetale e comprovata azione antibatterica, secondo una filosofia d’azione nota come “medicina integrata”;
- come oggi siano note circa 70 piante in grado di produrre veri e propri antibiotici naturali, distinte a loro volta in piante aromatiche, da cui si ricavano gli oli essenziali, e piante non aromatiche, da cui si estraggono i fitocomplessi.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone