Lo studio è stato condotto sulla popolazione residente nella contea di Stoccolma fra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2014, per un totale di 2.549.496 persone. Otto le aree di comorbilità prese in considerazione:
- dolore somatico cronico;
- depressione;
- disturbi d’ansia;
- disturbi psicotici;
- disturbi bipolari;
- sindrome post traumatica da stress;
- abuso di alcol;
- assunzione di droghe.
Gli odds ratio (OR) sono stati calcolati tenendo conto dell’età e delle condizioni socio-economiche.
Questi, in sintesi, i risultati emersi dall’analisi statistica.
La prevalenza generale di abusi sessuali nel biennio preso come riferimento (2013-2014) è stata dello 0.04%. In particolare:
- la massima prevalenza si registra fra le ragazze di età compresa fra i 13 e i 17 anni (0.69%), seguite dalle bambine di 5-12 anni (0.11%) e di 0-4 anni (0.04%);
- fra le donne di età superiore ai 45 anni la prevalenza è decisamente più bassa (0.008-0.004%);
- fra i maschi, la massima prevalenza di abusi sessuale è fra i ragazzi di 5-12 anni (0.03%);
I più elevati OR di comorbilità fra le persone abusate sessualmente rispetto a quelle non abusate sono:
- fra le ragazze di 0-17 anni: sindrome post traumatica da stress 15.7 (13.1-18.9); assunzione di droghe 10.0 (7.7-13.0); abuso di alcol 9.7 (7.8-12.0);
- fra i ragazzi di 0-17 anni: sindrome post traumatica da stress 12.4 (6.0-25.7); disturbi d’ansia 5.5 (2.6-11.5); abuso di alcol 3.9 (1.4-11.3);
- fra le donne di età superiore ai 18 anni: abuso di alcol 19.3 (12.6-29.6); assunzione di droghe 16.7 (10.7-26.1); disturbi psicotici 15.3 (8.0-29.4);
- fra gli uomini di età superiore ai 18 anni: abuso di alcol 25.8 (15.2-43.9); disturbi d’ansia 14.3 (8.5-24.2); sindrome post traumatica da stress 12.9 (7.5-22.1); assunzione di droghe 12.9 (6.9-24.1).
Questi dati confermano l’estrema gravità, immediata e a medio-lungo termine, dell’abuso sessuale: vero “assassinio di futuro”, e fonte di drammatiche ricadute non solo per la salute individuale a tutte le età, ma anche per il sistema sanitario. L’elevata prevalenza di assunzione di droghe e abuso di alcol, in particolare, allerta sulla vulnerabilità di queste persone:
- a ulteriori rapporti non desiderati o non protetti, con rischio di malattie sessualmente, gravidanze indesiderate, depressione post parto, emarginazione sociale e scolastica;
- a diverse forme di tumori, mammella in primis, che riconoscono nell’alcol un importante fattore di rischio;
- al progressivo disfacimento dell’organismo e della personalità indotto dalle sostanze stupefacenti.
La prevenzione, attraverso un’educazione all’empatia e al rispetto che inizi sin dall’infanzia, e la repressione degli abusi già perpetrati sono due risposte di pari forza che un Paese civile è tenuto a dare ai propri cittadini.