EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Terapie mediche dell'endometriosi: profili di sicurezza

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Linkedin
11/02/2016

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Berlanda N, Somigliana E, Viganò P, Vercellini P.
Safety of medical treatments for endometriosis
Expert Opin Drug Saf. 2016 Jan; 15 (1): 21-30. doi: 10.1517/14740338.2016.1121991. Epub 2015 Dec 10
Valutare la sicurezza e l’efficienza a lungo termine dei diversi trattamenti medici dell’endometriosi: è questo l’obiettivo dello studio condotto da Paolo Vercellini e collaboratori, dell’Università di Milano, e pubblicato sulla prestigiosa rivista “Expert Opinion on Drug Safety”.
Tutte le terapie farmacologiche sono ugualmente efficaci nell’alleviare le varie forme di dolore che costituiscono il sintomo principe dell’endometriosi. Tuttavia, quando le si interrompe, il dolore si ripresenta: occorre quindi prevederne l’impiego nel lungo periodo. Di qui la necessità di valutarne la sicurezza e la convenienza.
Queste le considerazioni degli Autori:
- le formulazioni di estroprogestinici contenenti meno di 50 microgrammi di estrogeni sono associate a un basso rischio di trombosi venosa, infarto miocardico e ictus;
- il rischio di cancro a 60 anni non risulta aumentato nelle donne che abbiano precedentemente assunto contraccettivi ormonali;
- l’uso dei progestinici per la contraccezione non è associato a un aumentato rischio di cancro al seno, tromboembolia venosa e fratture ossee;
- benché occorrano ulteriori dati a lungo termine, la cura dell’endometriosi con progestinici sembra fattibile nelle donne in cui gli estroprogestinici sono controindicati per motivi metabolici o cardiovascolari;
- le altre terapie per il trattamento del dolore associato all’endometriosi sono meno indicate nell’uso a lungo termine per i loro effetti collaterali (danazolo e analoghi del GnRH), per i costi (inibitori dell’aromatasi e agonisti del GnRH) o per la necessità di complesse associazioni terapeutiche (per esempio, inibitori dell’aromatasi più progestinici).
L’opinione conclusiva espressa da questo gruppo di esperti è quindi che:
- i progestinici e gli estroprogestinici sono sicuri nel lungo termine;
- l’aderenza a queste terapie può essere elevata perché, trattandosi di contraccettivi, sono meno percepite come farmaco per la cura di una malattia;
- il loro costo annuo è decisamente più conveniente rispetto agli altri trattamenti;
I progestinici e gli estroprogestinici costituiscono quindi il trattamento di prima linea nella cura del dolore associato all’endometriosi.
Sullo stesso argomento per professionisti

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter