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Endometriosi vescicale: patogenesi, complicanze, diagnosi, terapia

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19/01/2017

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Leone Roberti Maggiore U, Ferrero S, Candiani M, Somigliana E, Viganò P, Vercellini P.
Bladder endometriosis: a systematic review of pathogenesis, diagnosis, treatment, impact on fertility, and risk of malignant transformation
Eur Urol. 2016 Dec 28. pii: S0302-2838(16)30919-8. doi: 10.1016/j.eururo.2016.12.015. [Epub ahead of print]
Valutare sistematicamente le evidenze disponibili sulla fisiopatologia, le complicanze (infertilità, evoluzione maligna), la diagnosi e il trattamento farmacologico e chirurgico dell’endometriosi vescicale: è questo l’obiettivo del gruppo di lavoro coordinato da Paolo Vercellini e Umberto Leone Roberti Maggiore, ed espressione dell’IRCCS San Martino di Genova, dell’Ospedale San Raffaele di Milano e della Fondazione IRCCS Ca’ Granda - Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
L’endometriosi può colpire anche il tratto urinario, e la vescica è l’organo maggiormente interessato da questa forma della patologia. Patogenesi, complicanze e terapia dell’endometriosi vescicale sono tuttora controverse.
La ricerca è stata condotta su 87 articoli reperiti in Medline fino all’ottobre 2016 sulla base dei criteri PRISMA (Preferred Reporting Items for Systematic Review and Meta-analysis (PRISMA); i risultati sono stati inseriti nel registro PROSPERO (CRD42016039281).
Queste le indicazioni principali emerse dallo studio:
- l’endometriosi vescicale è caratterizzata dalla presenza di stroma e ghiandole endometriali nel muscolo detrusore;
- la tecnica di prima linea per la diagnosi è l’ultrasonografia, per le sue doti di accuratezza, sicurezza ed economicità;
- la terapia può essere conservativa o chirurgica;
- la terapia farmacologica di prima scelta è costituita dalle combinazioni estroprogestiniche e dai progestinici, che consentono un efficace trattamento a lungo termine;
- la chirurgia dovrebbe consentire la completa rimozione dei noduli per minimizzare il rischio di recidive: di conseguenza, la resezione segmentale dovrebbe essere preferita alla sola chirurgia transuretrale;
- non esistono evidenze decisive di un impatto diretto dell’endometriosi vescicale sulla fertilità;
- l’evoluzione maligna della malattia è molto rara: la chirurgia non dovrebbe quindi essere messa in atto per prevenire questa eventualità;
- la frequente coesistenza di forme endometriosiche a carico della vescica e dell’apparato riproduttivo implica la necessità di una stretta collaborazione fra urologi e ginecologi.
Questo studio, originale e ben condotto, ha il pregio:
- di fare il punto sulle più recenti evidenze disponibili in tema di endometriosi vescicale;
- di offrire ai medici un’utile guida al trattamento di questa complessa patologia.
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