Fecondazione assistita: l'endometriosi non aumenta il rischio di aborto
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05/05/2016
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Leonardi M, Papaleo E, Reschini M, Pagliardini L, Benaglia L, Candotti G, Viganó P, Quaranta L, Munaretto M, Candiani M, Vercellini P, Somigliana E. Risk of miscarriage in women with endometriosis: insights from in vitro fertilization cycles Fertil Steril. 2016 Apr 16. pii: S0015-0282(16)61054-3. doi: 10.1016/j.fertnstert.2016.03.047. [Epub ahead of print]
Valutare se l’endometriosi aumenti il rischio di aborto spontaneo nelle gravidanze singole indotte da fecondazione in vitro: è questo l’obiettivo dello studio di Paolo Vercellini, Edoardo Somigliana e collaboratori, dell’Università degli Studi di Milano. L’analisi mirava a calcolare il tasso di aborto entro 12 settimane di gestazione ed è stata condotta su: - 313 donne affette da endometriosi ovarica all’epoca della fecondazione in vitro e già precedentemente sottoposte a intervento chirurgico; - 313 donne sane, correlate ai casi in funzione dell’età (±6 mesi) e del tipo di ciclo di fecondazione (a fresco o da scongelamento). Questi, in sintesi, i risultati: - il numero di aborti spontanei è simile nei due gruppi: 48 nei casi (15%) e 60 nei controlli (19%); - l’odds ratio (OR) di aborto nelle donne affette da endometriosi è 0.76 (95% CI, 0.50-1.16); - l’OR corretto per indice di massa corporea, parità, durata dell’infertilità e infertilità maschile è 0.81 (95% CI, 0.53-1.25); - l’analisi per sottogruppi in funzione del tipo di ciclo, del numero di embrioni impiantati, dell’estensione degli endometriomi e della storia chirurgica non documenta alcun incremento significativo del rischio di aborto a carico delle donne affette da endometriosi. Secondo questo studio, dunque, l’endometriosi non sembra aumentare il rischio di aborto spontaneo nelle gravidanze singole indotte da fecondazione in vitro. Si dovrà comunque procedere a ulteriori accertamenti, dal momento che altri lavori – in una materia obiettivamente complessa – offrono indicazioni più problematiche, soprattutto riguardo alle gravidanze plurime.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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