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Ormoni per rivivere

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26/09/2008

Le vostre lettere alla nostra redazione

Il mio calvario è iniziato nel ’98 quando un giorno mi sono accorta di un linfonodo ingrossato alla base del collo. Un brivido e uno strano presagio percorrono il mio corpo da cima a fondo. L’istinto mi suggerisce di correre subito dal medico. Dopo un’ecografia e un ago aspirato, la diagnosi precisa e inaspettata si abbatte su di me come un fulmine a ciel sereno: linfoma di Hodgkin.
Un tumore maligno ai linfonodi. Non sto a descrivere lo stato d’animo di quei momenti terribili, troppi i pensieri confusi che si accavallano nella mente. Ti crolla letteralmente il mondo addosso e ti ritrovi disorientata, sola con te stessa, a fare i conti con qualcosa che non conosci, non ti appartiene, non accetti. Avevo 28 anni: lo stadio della malattia, già molto avanzato, a quell’età corre veloce. L’unica speranza: chemioterapia, in dose “da cavallo”, come dico io, e radioterapia anch’essa bella forte. Ma io ho tanta voglia di vivere, mille cose ancora da fare e nemmeno per un attimo penso al peggio. Mai. La forza di sopravvivenza, anche se non sai da dove arriva, salta fuori sempre al momento giusto per aiutarti a tener duro nei momenti bui. Ce ne sono stati tanti di momenti bui, ma alla fine ce l’ho fatta! Sono qui, sono viva e sono guarita! Grazie alle cure, ai bravi medici che mi hanno seguito in tutto il doloroso percorso, ai familiari e amici che mi sono stati sempre vicini. Io dico sempre che sono rinata e che questa è la mia nuova vita.
La mia storia, però, non finisce qui. Pensavo di essere uscita dal tunnel... ma non ero preparata a quello che sarebbe successo dopo. La chemioterapia e la radioterapia, pur avendo svolto il loro compito di sconfiggere il tumore, hanno purtroppo avuto su di me effetti collaterali pesanti con cui tuttora, dopo 10 anni, mi trovo a fare i conti. La radio ha provocato danni alla pelle delle zone irradiate, la chemio ha completamente sballato tutti i valori ormonali, bloccando completamente l’apparato genitale. Mestruazioni scomparse. Ho girato non so quanti medici, ginecologi, omeopati, osteopati... per sentirmi dire: “Stia tranquilla: tornerà tutto a posto”; “E’ troppo giovane per avere problemi di questo tipo”; “Abbiamo avuto pazienti come lei che sono diventate mamme, con questa cura risolveremo tutto...”.
Intanto io soffrivo in silenzio, perché mi sentivo già miracolata a esser viva per lamentarmi di come stavo. Stavo male. Non dormivo mai, venivo assalita da vampate di calore, tachicardia, ansia, stati di depressione, stanchezza infinita e vuoti di memoria pazzeschi su cui tutti ironizzavano. Il cervello ti va in pappa e vedi tutto grigio. Per non parlare del calo del desiderio e di tutti i sintomi legati alla vita intima. Un disastro. Per mia fortuna ho accanto un marito che mi ama e mi sta vicino nonostante tutto. Dopo 10 anni di sofferenza e diverse cure sbagliate, una sera guardando la tivù vengo attratta da una dottoressa meravigliosa. Mi colpisce quello che dice, come lo dice. La luce che ha negli occhi. La folgorazione è immediata: lei è la soluzione ai miei problemi! L’avessi incontrata prima! A questa donna, oggi, dico: grazie! Grazie di esistere e di aver dedicato la vita a questa missione: aiutare le donne che soffrono.
Appena mi vede e le spiego in due parole la mia situazione mi dice subito che sono in menopausa precoce. Ma da diversi anni, ormai! Avrebbero dovuto dirmelo subito, invece di alimentare inutili speranze e prolungare la mia agonia per anni! L’avevo già capito da sola da un pezzo, non sono stupida, ma nessuno si è preso la briga di spiegarmelo, chiedendomi come stavo e magari consigliandomi una cura. Io amo la vita e ho l’entusiasmo di una ventenne, ma c’è stato un attimo in cui di colpo mi son sentita vecchia, soprattutto nei tanti, troppi momenti in cui stanca e vuota mi sentivo chiedere da tutti: “Ma tu non hai figli? Non ne vuoi?”.
Ora ho iniziato una terapia ormonale sostitutiva: so che non potrò avere bimbi, e che tutti questi anni di scompensi ormonali trascurati hanno favorito l’insorgere dell’osteoporosi, ma almeno la qualità della mia vita migliorerà.
Sì, perché nessuno mi aveva mai spiegato quanto siano importanti gli ormoni per le funzioni vitali dell’organismo! Io ero sì rinata dopo il tumore... ma solo con i dosaggi ormonali giusti si può tornare a rivivere! Così ho imparato che è possibile restituire al corpo gli ormoni che non è più in grado di produrre da solo. Ho iniziato da poco, ma già dormo meglio, la tachicardia e le vampate sono scomparse e pian piano stanno migliorando anche tutti gli altri sintomi.
A tutte le donne dico di non mollare mai! C’è sempre dentro di noi una forza potente e tutta femminile che ci sostiene e ci aiuta a venire fuori da qualsiasi tunnel, per quanto lungo e buio possa essere. Non fermatevi al primo medico che incontrate, se non vi soddisfa... Io, in fondo al mio tunnel ho visto una luce immensa: e a questo grande medico che mi ha ridato la vita dico ancora una volta GRAZIE! Grazie per la professionalità, la dedizione e l’umanità con cui aiuta le donne che soffrono e che hanno la fortuna di poterla incontrare. Lei ti accoglie con un sorriso dolcissimo e una grande simpatia, ti mette subito a tuo agio e si sente “a pelle” che ti capisce. Capisce qual è il problema, capisce come stai, come lo vivi. E’ una dote innata e preziosissima.
E’ un grande medico, ma prima di tutto… una grande donna , con un grande cuore!!

Stefania D.

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