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Risentirsi una bella donna dopo il cancro

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15/01/2010

Le vostre lettere alla nostra redazione

L’incubo comincia a 34 anni: dopo un pap test di routine, e una successiva colposcopia, scopro di avere un cancro alla cervice uterina. Un tumore “piccolo ma aggressivo” – così lo definiscono i medici) – che dopo un iniziale intervento poco invasivo mi costringe a una nuova, successiva operazione mutilante: isterectomia radicale. Seguono anche sei mesi di chemioterapia.
La mia vita comincia ad andare a rotoli, il mio matrimonio naufraga ed io mi ritrovo in menopausa, senza stimoli sessuali e fisicamente invecchiata: grasso sull’addome e mancanza di energia fisica.
Mi rivolgo ai medici dell’ospedale presso il quale sono stata operata e aspetto il giorno nel quale sarà una donna a sottopormi alla visita ginecologica di controllo. Questa volta, dico a me stessa, prendo coraggio e glielo dico: «Ho dei problemi sessuali, mi mancano gli stimoli, ho dolore durante la penetrazione e dopo i rapporti compaiono delle piaghe». Certa di trovare un’alleata in questa dottoressa, le sottopongo i miei problemi, ma purtroppo la risposta è: «Molte donne ci segnalano questo tipo di problemi, ma purtroppo non esiste soluzione! Inoltre lei non ha delle piaghe».
Ma come, non ho ancora 40 anni, non posso più essere mamma, ho affrontato un calvario e devo anche rinunciare al sesso? Inoltre io sono certa di provare dolore!
Non mi do per vinta, e a seguito di una ricerca in Internet decido di rivolgermi a un’altra dottoressa che, a quanto pare, si occupa anche di questi disturbi. In cinque minuti questa donna capisce il mio problema: mi diagnostica una vestibolite vulvare e una candida intestinale recidivante (mai diagnosticata!). Al termine della visita, la prima vera e approfondita da tanto tempo, mi prescrive una terapia ormonale aggiuntiva rispetto a quella che già sto assumendo.
La mia autostima risale: finalmente qualcuno crede al dolore che provo! Già nel primo mese va meglio: niente più piaghe, e anche il desiderio migliora... Ma la cosa più sconvolgente è che, dopo soli tre mesi di cura, mi sembra di avere dieci anni in meno! Mi vedo bella, il mio fisico è cambiato, è più giovane. Faccio camminate in montagna senza stancarmi e tutti mi chiedono se sono dimagrita... Ma il peso è lo stesso: tutto merito del testosterone, davvero “motore della vita”, come dice la mia dottoressa!
E pensare che il mio matrimonio è finito anche per problemi sessuali: lui diceva che il dolore che sentivo era solo un problema psicologico, e io mi concedevo soffrendo. Pensare che tutta la mia vita sessuale è stata caratterizzata da continue infezioni e dolore. Tanti medici, tante visite e tante diagnosi, ma tutte clamorosamente sbagliate!
Voglio dire a tutte le donne che soffrono durante i rapporti sessuali che la cura esiste! Voglio dire a tutte le giovani donne in menopausa chirurgica di chiedere una terapia ormonale sostitutiva! Coraggio, anche senza utero e ovaie siamo ancora donne desiderabili!
Io ho sofferto tanto, ho scalato una montagna, ma ora sono sulla cima e mi godo il panorama...
Carlotta
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