Ho 53 anni, una carriera attiva e soddisfacente, un mondo ricco di affetti e amicizie. Ma tutto ciò non mi bastava: la secchezza vaginale associata al dolore, accentuati con la menopausa, spegnevano i miei sogni e il mio entusiasmo.
Le mie amiche si accorgevano di questo mio calare e tramite una di questi preziosi angeli fui indirizzata alle cure della professoressa. Dopo tanto peregrinare da vari specialisti, la diagnosi fu immediata: vestibolite vulvare con iniziale distrofia.
Ho intrapreso la terapia ormonale sostitutiva e ho seguito le indicazioni alimentari e comportamentali, che seguo tuttora, con scrupolo e attenzione. E ora posso ritenermi guarita, anzi rinata a vita nuova, mentre riscopro e apprezzo tutti i doni che ho ricevuto dal buon Dio. Ricomponendo un corpo che esplode di energia, vitalità e femminilità.
Mi considero fortunata ad aver incontrato sulla mia strada, mentre anch’io ero in viaggio verso la mia Itaca, la professoressa Graziottin, che unisce all’elevatissima e non comune competenza scientifica l’umanità che dovrebbe esser propria di ogni medico e un sacro rispetto per la paziente, di cui sa leggere i bisogni più profondi che spesso nemmeno questa sa riconoscere.
Mi complimento anche con la bella iniziativa di aver creato questo spazio per le testimonianze: scrivere le nostre storie, e leggere quelle di tante altre donne, è anche questa una terapia, oltre che un’opportunità per conoscersi meglio e scoprire un mondo di persone che, attraverso il loro dolore, donano e ricevono amore e ottimismo.
Grazie Professoressa! Buon lavoro a lei, a noi donne e alle nostre famiglie.
M.S.