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Menopausa: in grigio o a colori?

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28/04/2017

Le vostre lettere alla nostra redazione

Parto da questa domanda per condividere con tutte voi la mia esperienza. Ho 54 anni e sono entrata in menopausa cinque anni fa. In realtà, grazie alla professoressa Graziottin, sono stata accompagnata alla menopausa con la terapia ormonale sostitutiva, e così la mia vita non è cambiata di un millimetro. Continuavo a essere la donna di sempre, vitale, motivata, piena di energia e serena. Il fatto di essere in menopausa non mi pesava.
Tutto questo fino al gennaio di quest’anno quando, cadendo, mi sono fratturata i malleoli e la tibia. Sono stata operata e sono dovuta stare immobile per parecchio tempo. La terapia sostitutiva, purtroppo, non poteva essere associata alle medicine post operazione e così ho dovuto interromperla.
Solo in quel momento ho capito quale grande regalo mi aveva fatto la professoressa in questi anni. Dicono che si apprezza una cosa solo quando la si perde, ed è vero. Sospesi gli ormoni, infatti, sono iniziati gli sbalzi di umore, le vampate di calore, l’insonnia notturna, la tachicardia: non mi ero solo rotta un osso, ero caduta in un mondo grigio difficile da gestire. Mi sono sentita stanca, demotivata e fragile.
Ora, per fortuna, è tutto finito: sto ricominciando la terapia sostitutiva. E da donna che ha vissuto queste due situazioni vi posso confermare che c’è una differenza immensa fra vivere una vita piena e a colori e convivere con una serie di disturbi che limitano l’esistenza.
Ringrazio la professoressa Graziottin che, con la sua esperienza, sa donare a noi donne una vita a colori!
Nicoletta

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