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Candida recidivante, la terapia consigliata

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04/01/2018

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Ho 32 anni. Da un anno soffro di candida glabrata e anche l’ultimo tampone ha riscontrato solo questo tipo di infezione. La flora lattobacillare è inesistente. Ho già cambiato tre ginecologi che mi hanno dato cure sbagliate. Non ho infiammazione, almeno per il momento, ma dopo le mestruazioni ho i fastidi tipici della patologia. Che cosa devo fare? Vi ringrazio moltissimo”.
Sara
Gentile Sara, oltre al tampone vaginale colturale è bene eseguire anche l’antimicogramma per valutare a quale antimicotico il ceppo di candida che l’ha colpita sia sensibile. Nel caso di ripetute infezioni risulta più efficace instaurare una terapia sistemica per via orale, con protocollo di cura a scalare per alcuni mesi. Parallelamente è necessario trattare anche il partner e ristabilire la flora lattobacillare mediante l’utilizzo a lungo termine di fermenti lattici vaginali, così da contrastare l’eventuale insorgenza di reinfezioni e ristabilire l’ecosistema vaginale ideale, caratterizzato da un pH acido compreso fra 4 e 4.5. Le consigliamo inoltre di seguire alcune norme dietetico-comportamentali, come evitare prodotti lievitati e zuccheri semplici, e prediligere biancheria intima di cotone bianco ed indumenti comodi, non attillati. Per maggiori informazioni veda i link sotto riportati. Un cordiale saluto.
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