Elisa
La vestibolite tende a cronicizzarsi, se non viene diagnosticata in tempo e se non viene sottoposta a un trattamento multidisciplinare sul piano medico, riabilitativo e psicosessuale. Quando il dolore vulvare diventa cronico, e si mantiene anche dopo la risoluzione del quadro infiammatorio, si parla di vulvodinia e di dolore neuropatico, che si genera nelle vie e nei centri del dolore, diventando malattia a se stante. In questo stadio, la vulvodinia persiste anche indipendentemente dal rapporto sessuale o da altri fattori scatenanti, e può diventare invalidante a livello di vita quotidiana. In positivo, la diagnosi precoce interrompe il circolo vizioso del peggioramento e agevola la guarigione.
Per maggiori dettagli sul problema veda le schede mediche sul vaginismo e sulla vestibolite vulvare pubblicate su questo sito, e di cui le fornisco qui di seguito gli indirizzi. Sul sito sono disponibili inoltre numerose testimonianze di donne che, come lei, hanno sofferto di questo disturbo e con le cure giuste ne sono guarite: il dolore, infatti, non è un destino ineluttabile e con le terapie adeguate si può tornare a vivere un’intimità serena e appagante!
A Catania può rivolgersi a mio nome al Professor Salvatore Caruso, ginecologo e sessuologo, che certamente la saprà consigliare al meglio. Molti auguri di cuore per la Sua vita.