EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Dopo la mutilazione genitale: perché una donna chiede la ricostruzione chirurgica del clitoride

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Linkedin
08/11/2018

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Jordal M, Griffin G, Sigurjonsson H.
«I want what every other woman has»: reasons for wanting clitoral reconstructive surgery after female genital cutting. A qualitative study from Sweden
Cult Health Sex. 2018 Oct 22:1-17. doi: 10.1080/13691058.2018.1510980. [Epub ahead of print]
Valutare la percezione che le donne sottoposte a mutilazione genitale rituale hanno della violenza subita e della chirurgia ricostruttiva del clitoride: è questo l’obiettivo dello studio condotto da Malin Jordal, della Uppsala University, e da Gabriele Griffin e Hannes Sigurjonsson, del Karolinska University Hospital di Stoccolma, Svezia.
Le mutilazioni genitali femminili consistono nella rimozione parziale o totale dei genitali esterni per ragioni non terapeutiche. Si stima che in Svezia vivano circa 38.000 donne che hanno subito tale violenza, immigrate da Paesi in cui queste pratiche sono ancora largamente diffuse. A fronte di questa emergenza sociale, negli ospedali svedesi è stata recentemente introdotta la ricostruzione chirurgica del clitoride.
La ricerca, in particolare, si propone di studiare le ragioni per cui le donne richiedono l’intervento chirurgico, e di conseguenza le loro aspettative riguardo agli esiti dell’operazione.
Hanno partecipato allo studio 17 donne sottoposte a chirurgia ricostruttiva presso il Karolinska University Hospital di Stoccolma. Sono emerse cinque motivazioni fondamentali alla richiesta di intervento:
1) ottenere una “restituzione” simbolica, annullando il danno della mutilazione;
2) riparare lo stigma visibile della mutilazione;
3) migliorare la sessualità attraverso un recupero fisico, estetico e simbolico;
4) eliminare il dolore fisico;
5) investire in un progetto personale che offra una speranza per il futuro.
Questi fattori sono fortemente interconnessi, il che induce a concludere che le motivazioni alla chirurgia sono multiple e complesse.

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter