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Artrosi aggressiva in menopausa: gli estrogeni sono il primo aiuto

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06/03/2015

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Sono una donna di 50 anni, entrata in menopausa verso la fine del 2013. Nel gennaio 2014 ho smesso di prendere la pillola e dopo qualche mese ho iniziato ad avere dolori articolari sempre più intensi. Al mattino avvertivo una rigidità osteoarticolare estesa a tutto il corpo e, in particolare, alle piccole articolazioni. In quel periodo avevo difficoltà anche solo a sollevare una pentola, a portare borse o a guidare l’auto. Mi sentivo di colpo divenuta un rottame e anche l’umore è velocemente peggiorato.
Ho parlato di questi disturbi alla mia ginecologa, la professoressa Graziottin, la quale mi ha subito detto che si trattava di artrosi. Mi ha spiegato che il trattamento ormonale sostitutivo avrebbe ridotto i miei sintomi, perché gli estrogeni sono alleati fondamentali delle articolazioni e riducono la progressione dell’artrosi. A fine luglio 2014 ho iniziato la terapia e da novembre ho cominciato a notare un nettissimo miglioramento della sintomatologia articolare: ora, al mattino, ho solo una minima rigidità residua alle piccole articolazioni.
Nel frattempo ho fatto anche una visita specialistica dal reumatologo. L’esito dell’ecografia osteoarticolare ha evidenziato poliartralgie. Il reumatologo ha poi confermato la terapia estrogenica come prima linea d’intervento per l’artrosi da menopausa.
Sono molto grata alla professoressa Graziottin. In una fase della vita in cui difficoltà fisiche mai avute in passato si sono unite a un profondo disagio psicologico, è stata per me un punto di riferimento sicuro. Ha visto prima di altri l’origine dei miei problemi e ha saputo superare, senza forzarmi, certe mie resistenze mentali rispetto alla cura proposta, che poi si è rivelata vincente.
C.P.
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