Si definisce perimenopausa è il periodo che precede la menopausa. Caratterizzata da irregolarità del ciclo, prime vampate, iniziali disturbi del sonno, si considera terminata dopo dodici mesi consecutivi di assenza delle mestruazioni: da quel momento in poi la donna entra nella menopausa vera e propria.
L’analisi è stata condotta su 16 articoli reperiti in Medline, Embase, Web of Science e PubMed, per un totale di 5836 pazienti. Ecco, in sintesi, le indicazioni emerse dalla meta-analisi:
- il dolore muscoloscheletrico interessa il 71 per cento delle donne in perimenopausa (95% CI: 64-78%): ha quindi un’incidenza estremamente elevata;
- le donne in perimenopausa hanno un rischio di dolore muscoloscheletrico più elevato rispetto alle donne in età fertile (OR: 1.63, 95% CI: 1.35-1.96, P = 0.008, I2 = 59.7%), e simile a quello delle donne in menopausa conclamata, detta anche “postmenopausa” (OR: 1.07, 95% CI: 0.95-1.20, P = 0.316, I2 = 13.4%);
- le donne in postmenopausa hanno un maggiore rischio di dolore muscoloscheletrico da moderato a severo sia rispetto alle donne in età fertile (OR: 1.45, 95% CI: 1.21-1.75, P = 0.302, I2 = 16.5%), sia rispetto alle donne in perimenopausa (OR: 1.40, 95% CI: 1.09-1.79, P = 0.106, I2 = 55.4%).
In conclusione, la perimenopausa è una condizione ad alto rischio per l’insorgenza di un dolore muscoloscheletrico progressivamente ingravescente con l’avanzare dell’età. Lo studio conferma quindi l’importanza di impostare tempestivamente una terapia ormonale personalizzata per prevenire o almeno attenuare questa invalidante forma di dolore, e i processi infiammatori che la sottendono.