L’artrosi è una patologia molto diffusa, che colpisce soprattutto le donne in menopausa. Può essere di natura traumatica, soprattutto in età giovanile; ma, dopo i 50 anni, il fattore scatenante principale è proprio la carenza di estrogeni determinata dall’esaurimento dell’attività ovarica. «E’ come essere intrappolata in un’armatura di ruggine”: è così che molte pazienti definiscono la sensazione provocata dalla dolorosa rigidità delle mani, della colonna vertebrale, dell’anca, delle ginocchia. In positivo, una terapia ormonale su misura – abbinata a cure di natura fisioterapica, ortopedica e fisiatrica – può restituire un buon livello di benessere.
Nella prima parte di questo video la professoressa Graziottin illustra:
- le due fasi da cui è caratterizzata la malattia: infiammazione (artrite) e degenerazione delle articolazioni (artrosi vera e propria);
- i processi metabolici coinvolti nella patogenesi del disturbo;
- le parti anatomiche colpite: cartilagine, tessuto e fluivo sinoviale, osso subcondrale, legamenti, muscoli;
- a quale fattore genetico è dovuta la forma di artrosi più aggressiva e invalidante;
- i sintomi e i segni a carico delle articolazioni sofferenti.
Per gentile concessione di
Telecolor