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Artrosi menopausale aggressiva: cause e terapie

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«Ho 29 anni e dal 2020 soffro di forti dolori alle anche e al cinto lombare, dolori che in fase di ovulazione e mestruale arrivano a ostacolare i movimenti. Due ginecologhe mi hanno prescritto la pillola, per «mettere tutto in pausa». Per un anno ho seguito questa terapia, cambiando però diversi prodotti perché avevo problemi di spotting e sanguinamenti prolungati. Recentemente sono andata da un’altra ginecologa, che ha diagnosticato un quadro di premenopausa e spiegato finalmente l’origine del dolore. Ora sono in terapia ormonale sostitutiva. Ho letto con vivo interesse il suo articolo «Artrosi aggressiva: diagnosi e prospettive terapeutiche», e mi sono riconosciuta molto nelle sue parole, quando parla di dolori molto forti scatenati dalla menopausa precoce. Mi chiedevo dunque se, secondo lei, fosse il caso di sottoporsi anche al test per rilevare un eventuale polimorfismo del recettore estrogenico; e se, dopo un anno passato a combattere con la pillola, esistano opzioni di cura alternative. La ringrazio infinitamente per il suo tempo e la sua attività di divulgazione scientifica. Un cordiale saluto».

Artrosi menopausale aggressiva: cause e terapie

26/04/2024

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

La risposta in sintesi

Gentile amica, come molte altre giovani lei è vittima di un grave ritardo diagnostico che oggi non può più essere accettato: non si è mai troppo giovani per andare in menopausa, con il conseguente danno a carico di ossa, muscoli, cervello, sistema neurovegetativo e cardiovascolare, apparato genitale. Di fronte a vampate, disturbi del sonno, tachicardie notturne e dolori articolari invalidanti, si deve subito pensare a una possibile menopausa, indipendentemente dall’età della paziente.
In questo video illustro:
- i due dosaggi ormonali che consentono di confermare la diagnosi di menopausa precoce;
- l’importanza di definire una terapia ormonale tempestiva e su misura, e di procedere alla crioconservazione degli ovociti ancora di buona qualità, se la giovane desidera dei figli;
- la variante genetica che determina, a livello di articolazioni, una particolare vulnerabilità alle fluttuazioni estrogeniche peri- e post-menopausali;
- le due fasi dell’artrosi: infiammatoria e degenerativa;
- perché è fondamentale intercettare la patologia nel corso nella fase infiammatoria;
- l’obiettivo della terapia: eliminare le fluttuazioni estrogeniche con una somministrazione in continua di un farmaco estroprogestinico o di progesterone naturale;
- perché la somministrazione transdermica, con cerotto o gel, è più efficace di quella orale;
- i benefici della glucosamina, un aminoacido che rallenta la progressione dell’artrosi, e del movimento fisico, purché senza carichi eccessivi sulle articolazioni;
- perché, infine, è opportuno curare la qualità dell’alimentazione e, in caso di disturbi intestinali, assumere probiotici volti a ripristinare il transito fisiologico.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone
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