Prasterone o estrogeni vaginali: come scegliere e perché

I sintomi della sindrome genito-urinaria della menopausa sono ben noti: secchezza vaginale, dolore vulvare, dispareunia superficiale e profonda, urgenza e frequenza urinaria, sanguinamenti, perdite, infiammazione. Le conseguenze sulla qualità della vita – quotidiana, relazionale, professionale e sessuale – possono essere molto pesanti. Questi disturbi vanno quindi attentamente indagati in sede di anamnesi, anche perché spesso la donna, per pudore, non riesce a parlarne spontaneamente.
In questo video, la professoressa Paoletti illustra:
- con quali parole l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il benessere sessuale;
- gli obiettivi della terapia a livello sintomatico e del recupero di una fisiologia genitale il più possibile normale;
- i dati di efficacia e sicurezza degli estrogeni locali, e in particolare dell’estriolo;
- i vantaggi aggiuntivi dell’anello vaginale rispetto alle creme e agli ovuli vaginali;
- perché anche gli androgeni possono contribuire alla cura dei sintomi genito-urinari correlati alla menopausa;
- che cosa si intende per “intracrinologia”;
- che cos’è il prasterone;
- i dati di efficacia e sicurezza del DHEA, secondo due importanti studi canadesi;
- come il DHEA sia utile anche in ambiti clinici molto distanti dalla ginecologia.