Menopausa e vampate severe: come curarsi in caso di epatite cronica asintomatica
Condividi su
«Ho 54 anni, e sono in menopausa da 16 mesi. Ho un’epatite B cronica asintomatica e una positività in eterozigosi alla mutazione V di Leiden. La menopausa mi ha regalato delle vampate terribili, notte e giorno. Il ginecologo che ho consultato non ha voluto prescrivermi una terapia ormonale su misura, come lei raccomanda sempre, perché secondo lui l’epatite controindica la TOS. Ho letto che il DHEA potrebbe aiutare molto nei casi come il mio, ma che in Italia è proibito in quanto è considerato una sostanza dopante. Lei cosa ne pensa? E’ proprio vero che l’epatite mi condanna a tenermi le vampate? E poi non capisco questa storia del DHEA: mi ci vede, a 54 anni suonati, a doparmi? Non stanno facendo di ogni erba un fascio? Mi sembra tutto molto surreale, ma intanto io sto male e a nessuno sembra importare».
Menopausa e vampate severe: come curarsi in caso di epatite cronica asintomatica
07/07/2023
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, la sua lettera amara ma non priva di spirito solleva due questioni di grande importanza. Le confermo subito che i suoi dubbi sono fondati: secondo le più recenti evidenze scientifiche, l’epatite cronica asintomatica non controindica la TOS; ed effettivamente la proibizione del DHEA in Italia, nei termini in cui è stata introdotta, ha dato origine a una grave discriminazione nei confronti delle donne della sua età. In questo video illustro: - come autorevoli e documentatissimi studi scientifici dimostrino che la terapia ormonale sostitutiva può essere assunta dalle donne con epatite cronica asintomatica, e che addirittura, in caso di cirrosi epatica, dimezza la velocità di progressione della malattia; - l’importanza che, in questi casi, la prescrizione della TOS sia concordata per iscritto con l’epatologo di riferimento; - perché, in caso di epatite (e del fattore V di Leiden, che aumenta il rischio trombotico), la via di somministrazione raccomandata è quella transdermica (cerotto o gel); - come alla terapia sia opportuno abbinare una camminata quotidiana di almeno 45 minuti, preferibilmente il mattino e all’aria aperta; - che cos’è il DHEA, come si riduce nel corso degli anni, e perché è un ormone fondamentale per la salute della donna; - in che modo le cellule utilizzano il DHEA, rilasciando nel sangue solo metaboliti inattivi; - chi era Fernand Labrie, il ricercatore che ha scoperto questo particolare meccanismo di impiego; - quando e perché il Governo italiano ha dichiarato il DHEA fuori legge per tutti, facendo davvero di ogni erba un fascio (dagli sportivi, maschi inclusi, che lo usavano per doparsi alle donne in menopausa); - come proibire l’integrazione del DHEA nella paziente che lo perde per effetto dell’invecchiamento vada contro a tutti i principi cardinali dell’endocrinologia; - l’assoluta urgenza di modificare la legge e ripristinare la liceità di questo ormone in tutti i casi in cui la sua necessità terapeutica sia documentata, su rigorose basi cliniche, dal ginecologo curante.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?