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La diagnosi dei disturbi sessuali caratterizzati da dolore: il ruolo del ginecologo

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21/07/2008
Graziottin A. Giovannini N.
La diagnosi dei disturbi sessuali caratterizzati da dolore: il ruolo del ginecologo
Graziottin A. (Guest Ed.), I disturbi sessuali femminili: quando il medico conta
Giornale Italiano di Ginecologia, Vol. XXVIII - n. 6, giugno 2006, p. 295-300
Il dolore coitale è il sintomo principe di due disturbi sessuali: la dispareunia e il vaginismo, oggi inclusi nella categoria dei disturbi sessuali caratterizzati da dolore.
La dispareunia ha solide basi biologiche: la sede del dolore e le sue caratteristiche sono i più forti fattori predittivi della sua origine organica. I fattori biologici includono cause ormonali, infiammatorie, muscolari, iatrogene, neurologiche, vascolari, connettivali e immunologiche. La vestibolite vulvare è la etiologia più frequente di dispareunia introitale cronica in età fertile.
Il vaginismo è un disturbo sessuale caratterizzato da un variabile spasmo del muscolo elevatore in risposta al tentativo di penetrazione e da una variabile fobia del coito.
La diagnosi dei disturbi sessuali caratterizzati da dolore dovrebbe considerare i fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento. Di ciascuno dovrebbe considerare i fattori biologici, psicosessuali e relazionali, che possono variare nella singola donna e coppia. Il ginecologo è lo specialista che per formazione e competenza fisiopatologica ha la massima probabilità di poter aiutare la donna con terapie risolutive anche sul fronte del dolore sessuale.

Per gentile concessione di CIC Edizioni Internazionali

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