Disturbi del desiderio sessuale nella donna: il ruolo del ginecologo
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22/12/2008
Graziottin A. Disturbi del desiderio sessuale nella donna: il ruolo del ginecologo Graziottin A. (Guest Ed.), I disturbi sessuali femminili: quando il medico conta Giornale Italiano di Ginecologia, Vol. XXVIII - n. 6, giugno 2006, p. 283-294
I disturbi del desiderio femminile sono i più frequenti disturbi sessuali riportati in consultazione. La diagnosi richiede una valutazione articolata sul fronte biologico, psicosessuale e relazionale, per effettuare poi una terapia soddisfacente sia in termini di vissuti, sia, possibilmente, in termini di risultati per la donna, per l’uomo e per la coppia. La crescente consapevolezza dei cofattori biologici, in primis ormonali, che possono concorrere a inibire o esaltare il desiderio sessuale, la comorbilità dei disturbi del desiderio sia con altri disturbi sessuali, nell’uomo e nella donna, sia con altre condizioni mediche, indica la necessità di una diagnosi articolata sul fronte biologico, oltre che psicodinamico e relazionale. Tale approfondimento è imperativo nei disturbi del desiderio generalizzati. Un’accurata valutazione ginecologica, specie delle patologie legate ad alterazioni del pavimento pelvico, ad alterazioni ormonali o esiti iatrogeni di interventi chirurgici o radioterapici, può chiarire il ruolo etiologico di fattori biologici altrimenti negletti e consentire terapie mirate dei disturbi del desiderio secondari ad alterazioni fisiche. La necessità di un gruppo di lavoro interdisciplinare, che includa un ginecologo con formazione sessuologica, e uno psichiatra, è fondamentale per un’appropriata diagnosi e terapia anche dei disturbi del desiderio.
Per gentile concessione di CIC Edizioni Internazionali
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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