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Vestibolite vulvare: non arrendiamoci al dolore, ma affidiamolo nelle giuste mani

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20/12/2019

Le vostre lettere alla nostra redazione

Sono in cura dalla professoressa Graziottin da soli sei mesi, e la mia vita è decisamente cambiata. Mi sono presentata da lei in grave astenia, con una storia quasi ventennale di dolori vulvari, soprattutto durante i rapporti, e cistiti recidivanti.
Ho appreso dalla professoressa che avevo non solo una vestibolite vulvare ma, nonostante la mia età, anche un inizio di osteoporosi e una grave carenza di vitamina D. Ricordo di essere scoppiata a piangere davanti a lei: una diagnosi finalmente, ma anche la certezza di essere compresa, di non essere più sola con il mio dolore e gli inutili antibiotici.
Seguo alla lettera le sue prescrizioni che includono ormoni, integratori, creme e ovuli, ma soprattutto ho imparato a prendermi cura di me con uno stile di vita più sportivo.
Sono stata al controllo poche ore fa: va sempre meglio, la terapia funziona. Sono tornati il sorriso e la voglia di fare, un traguardo importante che condivido con i miei bambini.
A chi è nella mia stessa situazione, a chi si ritrova in qualcosa che ho raccontato, consiglio di non arrendersi al dolore, di non dissimularlo, di non entrare nella spirale della rassegnazione. Il dolore non è normale, va affidato nelle giuste mani perché sia curato su tutti i fronti necessari.

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