L’endometriosi e l’adenomiosi possono essere diagnosticate tramite ecografia, analisi dei sintomi riferiti dalla donna, esame obiettivo e dosaggio del Ca125.
Il Ca 125 è un marker del tumore ovarico, ma viene utilizzato anche per la diagnosi di patologie benigne come la sindrome dell’ovaio policistico, la fibromatosi uterina e, appunto, l’endometriosi.
Per “sensibilità” di un test si intende la capacità di individuare i soggetti malati, mentre “specificità” indica la parallela capacità di identificare come negativi i soggetti sani. Se un test ha un’elevata sensibilità, è basso il rischio di falsi negativi, cioè di soggetti che pur presentando valori normali sono comunque affetti dalla patologia; di converso, se un test ha un’elevata specificità, è basso il rischio di falsi positivi.
Lo studio è stato condotto su 33 pazienti con endometriosi/adenomiosi clinicamente accertata e 19 controlli sani, misurando i livelli urinari e sierici di:
- alfa 1-antitripsina (A1AT);
- enolasi 1;
- proteina legante la vitamina D (VDBP);
- Ca125.
Fra pazienti e controlli si sono registrate significative differenze di:
- livelli sierici di Ca125 (130.91 vs. 19.75 U/mL, p = 0.004);
- rapporto Ca125 urinario-creatinina (5.591 vs. 0.254 ng/mg, p = 0.028);
- rapporto VDBP urinaria-creatinina (28.028 vs. 7.301 ng/mg, p = 0.018).
Dal punto di vista diagnostico, i risultati migliori sono assicurati dal dosaggio del Ca125, con una “area sotto la curva” (AUC, che misura la biodisponibilità) di 0.888 (p = 0.001) e un’accuratezza dell’86.5%.
Altre eccellenti prestazioni si sono ottenute con:
- il rapporto VDBP urinaria-creatinina (AUC 0.841, p = 0.001);
- il rapporto A1AT-creatinina (AUC 0.722, p = 0.011).
Una buona performance diagnostica complessiva si ottiene utilizzando contemporaneamente:
- tre biomarker (Ca125 sierico, VDBP urinaria, rapporto A1AT-creatinina): AUC 0.913 (p = 0.001), sensibilità 90.9%, specificità 76.5%;
- due marker urinari in combinazione con i rapporti VDBP urinaria-creatinina e A1AT-creatinina: AUC 0.809 (p = 0.001), sensibilità 81.8%, specificità 76.5%, accuratezza 80%.
Lo sviluppo di test non invasivi basati su questi marker potrebbe contribuire positivamente a ridurre i tempi e a migliorare l’accuratezza della diagnosi di endometriosi e adenomiosi.