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Patologie benigne della mammella: perché il ginecologo se ne deve occupare

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Patologie benigne della mammella: perché il ginecologo se ne deve occupare

14/02/2017

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Intervista rilasciata in occasione del Corso ECM di aggiornamento sulla diagnosi e il trattamento della patologia benigna della mammella, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 2 dicembre 2016

Sintesi del video e punti chiave

La Fondazione Alessandra Graziottin ha recentemente organizzato un corso, a Torino e a Milano, sulla diagnosi e la terapia delle patologie benigne della mammella. L’iniziativa si è rivolta in particolare ai ginecologi, con un razionale supportato da importanti documenti clinici internazionali.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- i contenuti generali della monografia pubblicata nel giugno 2016 dall’American College of Obstetrics and Gynecologists (ACOG) sulla cura delle patologie benigne del seno;
- tre motivi per cui il ginecologo dovrebbe sempre occuparsi della mammella e delle patologie benigne che la possono interessare: il dolore, ciclico o non ciclico, che può suscitare forti timori; la necessità di distinguere le condizioni benigne da quelle maligne; l’importanza di riconoscere le donne ad alto rischio, per le quali è fondamentale mettere in atto misure di più stretta sorveglianza;
- tre fattori, di ambito endocrino, che fanno del ginecologo lo specialista con la maggior competenza sulla salute del seno.

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