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Patologie benigne della mammella: contraccezione e terapie ormonali

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Patologie benigne della mammella: contraccezione e terapie ormonali

28/02/2017

Prof. Piero Sismondi
Professore Emerito di Gine-Oncologia, Università di Torino

Intervista rilasciata in occasione del Corso ECM di aggiornamento sulla diagnosi e il trattamento della patologia benigna della mammella, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 2 dicembre 2016

Sintesi del video e punti chiave

Le patologie benigne della mammella sono una delle situazioni che si presentano più frequentemente nell’ambulatorio del ginecologo: si tratta infatti di disturbi molto diffusi e la donna si chiede con una certa preoccupazione se la contraccezione ormonale possa interferire negativamente con essi. La stessa domanda si pone la donna in menopausa, con riferimento alla terapia ormonale sostitutiva.
In questo video, il professor Sismondi illustra:
- come i dati di letteratura indichino con chiarezza che la contraccezione ormonale non aumenta il rischio di patologie benigne della mammella;
- come, anzi, molte forme benigne che sovente dipendono da squilibri ormonali spontanei – come la mastalgia ciclica, il fibroadenoma e la mastopatia cistica – traggano vantaggio dal clima ormonale più stabile instaurato dalla pillola;
- in quale caso è invece opportuno non somministrare contraccettivi ormonali, perché non è ancora chiaro quale effetto possano avere sulla patologia in corso;
- perché in menopausa le patologie benigne della mammella sono estremamente rare;
- come in una piccola percentuale di donne la terapia ormonale sostitutiva possa provocare un ritorno dei sintomi a carico del seno (dolore, turgore), senza peraltro rendere necessaria la sospensione della terapia stessa.

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