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Mestruazioni e qualità della vita - Parte 3: Fisiologia del ciclo mestruale e cause dei flussi abbondanti

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Mestruazioni e qualità della vita - Parte 3: Fisiologia del ciclo mestruale e cause dei flussi abbondanti

09/10/2012

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

Video della conferenza stampa svoltasi al 15° Congresso Mondiale di Endocrinologia Ginecologica, organizzato a Firenze dall’International Society of Gynecological Endocrinology (7-10 marzo 2012)

Sintesi del video e punti chiave

Nelle precedenti parti della conferenza stampa abbiamo esaminato i mutamenti che in cento anni hanno caratterizzato i comportamenti procreativi delle donne occidentali, con importanti conseguenze sul numero di cicli mestruali nell’arco della vita fertile. E abbiamo parlato del “vissuto mestruale”, ossia di come la donna vive emotivamente il ciclo, sottolineando peraltro come anche questo vissuto abbia sempre una solidissima base biologica su cui è possibile intervenire in ottica terapeutica.
Oggi approfondiamo la conoscenza dei meccanismi biologici che sottendono la mestruazione e dei fattori che la possono rendere troppo lunga e abbondante, con grave pregiudizio per la qualità di vita. La domanda centrale è: se la mestruazione è un fenomeno “normale”, perché determina quasi sempre sintomi più o meno pesanti a carico di tutto l’organismo? E ancora: da quali fattori biologici sono provocati questi sintomi? Perché in alcune donne hanno un impatto devastante? Come è possibile eliminarli o almeno attenuarli?
Nella terza parte della relazione, la professoressa Graziottin risponde a questi interrogativi e illustra:
- la fisiologia del ciclo mestruale;
- come la caduta dei livelli ormonali successiva all’ovulazione inneschi un processo infiammatorio nello strato basale dell’endometrio, con vasodilatazione delle arteriole locali, sanguinamento e distacco dell’endometrio stesso;
- come la durata e la quantità del flusso dipenda dall’intensità dell’infiammazione, che a sua volta è mediata dall’aumento delle citochine sistemiche e dall’iperattivazione e degranulazione dei mastociti;
- i sintomi più frequenti determinati da questo processo: crampi e gonfiore addominali, dolori muscolari e articolari, astenia, appetito eccessivo per cibi dolci o grassi, cefalea, gonfiore del seno, sbalzi d’umore, depressione;
- perché i sintomi non riguardano solo il distretto pelvico-addominale, ma tutto l’organismo;
- la possibilità di modulare l’intensità dell’infiammazione, e quindi la gravità dei disturbi, con un apporto ormonale appropriato;
- alcuni suggerimenti di lettura per un approfondimento specialistico delle più aggiornate evidenze sull’argomento.

Per gentile concessione di MedLine.TV
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