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Fibromatosi uterina fra progetti di vita e bivi terapeutici

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03/12/2018
Graziottin A.
Fibromatosi uterina fra progetti di vita e bivi terapeutici
Graziottin A. (a cura di), Atti e approfondimenti di farmacologia del corso ECM su "Patologie ginecologiche benigne e dolore: come scegliere il meglio fra terapie mediche e chirurgiche", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 25 maggio 2018, p. 56-60

ATTENZIONE: Il farmaco di cui si parla in questo articolo, l’ulipristal acetato, approvato per la cura della fibromatosi uterina e usato da oltre 800.000 donne nel mondo, è stato ritirato dal commercio per iniziativa del Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC) della European Medicines Agency (EMA), per alcuni casi di epatite grave comparsa in corso di trattamento.
I fibromi uterini rappresentano il tumore benigno più frequente dell’apparato genitale femminile, nelle donne in età riproduttiva. Si tratta di tumori benigni costituiti da cellule muscolari lisce e tessuto connettivo che si formano nella parete dell’utero.
Per le donne sintomatiche oggi abbiamo diverse possibilità di cura: terapie mediche che permettono un efficace controllo dei sintomi, posticipando o rendendo non più necessario il ricorso alla chirurgia; e terapie non invasive come l’High Intensity Focused Ultrasound (HIFU). Tra le terapie mediche efficaci la più innovativa è l’Ulipristal acetato.
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