Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Sintesi del video e punti chiave
Per curare l’endometriosi non esiste una terapia ottimale in assoluto: le cure devono essere personalizzate sulla base della sede e dello stato di avanzamento della malattia, dei sintomi riportati dalla donna, delle eventuali comorbilità. La buona notizia è che, quando la diagnosi è precoce e l’endometriosi è ancora in fase sub-clinica, la terapia farmacologica è di solito sufficiente ad attenuare o eliminare i sintomi, e non c’è bisogno di ricorrere alla chirurgia. Quali sono i farmaci che si utilizzano in questi casi? In questo video, la professoressa Graziottin illustra: - l’importanza di rivolgersi al medico non appena le mestruazioni si facciano troppo dolorose, o si avverta dolore ovulatorio, o si inizi a soffrire di dispareunia profonda; - come anche un’endometriosi in fase sub-clinica meriti di essere curata e fermata; - perché l’obiettivo comune a tutte le terapie farmacologiche è l’eliminazione delle mestruazioni, garantendo al contempo un appropriato equilibrio ormonale; - le due opzioni più efficaci: pillola contraccettiva assunta senza interruzioni; progestinici; - come il dienogest, da assumersi senza pause, sia l’unico progestinico specificamente approvato a livello internazionale per la cura dell’endometriosi; - i tre fondamentali benefici del dienogest: attenuazione o eliminazione del dolore; protezione della fertilità; prevenzione del dolore anche dopo l’interruzione della cura.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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