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Diagnosi dei disturbi del comportamento alimentare: quali elementi deve indagare il ginecologo?

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Diagnosi dei disturbi del comportamento alimentare: quali elementi deve indagare il ginecologo?

30/08/2011

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

Un buon ginecologo ha molti strumenti per predire o diagnosticare un disturbo del comportamento alimentare: l’importante è che la donna senta di essere accolta e ascoltata come persona, nella sua dignità e integrità, e non semplicemente come “organo” ammalato. Solo in questo modo si può stabilire una relazione emotiva ottimale che la aiuterà poi a parlare anche degli aspetti più delicati e imbarazzanti del suo problema.
Come si articola l’anamnesi in questi casi? Quali sono i sintomi ginecologici più importanti al riguardo?
In questo video la professoressa Graziottin illustra:
- come le alterazioni del ciclo siano i sintomi ginecologici principe di un’anoressia o una bulimia;
- quali sono e in che cosa consistono le alterazioni più frequenti e significative: oligomenorrea, polimenorrea, amenorrea;
- perché è importante accertare anche eventuali disturbi intestinali, e in particolare stipsi e diarrea;
- le tre forme di stipsi, che il medico può diagnosticare sulla base dei sintomi riferiti dalla paziente;
- di quali problemi e/o abitudini può essere segnale la diarrea frequente;
- gli altri aspetti da affrontare nell’anamnesi: comportamenti alimentari e rapporto con il cibo; situazione affettiva e sessuale; valore ed eventuali variazioni del peso corporeo.

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