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Sindrome dell’intestino irritabile: un importante fattore di rischio in gravidanza

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Sindrome dell’intestino irritabile: un importante fattore di rischio in gravidanza
08/07/2021

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Commento a:
Alnoman A, Badeghiesh AM, Baghlaf HA, Dahan MH.
Pregnancy, delivery, and neonatal outcomes among women with irritable bowel syndrome (IBS): an evaluation of over 9 million deliveries
J Matern Fetal Neonatal Med. 2021 Apr 6;1-8. doi: 10.1080/14767058.2021.1903421. Online ahead of print
Valutare l’impatto della sindrome dell’intestino irritabile (IBS) su gravidanza, parto e outcome neonatale: è questo l’obiettivo della ricerca svolta da un gruppo di ricercatori della McGill University di Montreal e dell’Università di Toronto, Canada. Quattro dei cinque autori ricoprono incarichi anche presso la King Abdulaziz University di Jeddah e la University of Tabuk, in Arabia Saudita.
Lo studio è stato condotto su 9.096.788 gravidanze registrate nell’Health Care Cost and Utilization Project – Nationwide Inpatient Sample Database dal 2004 al 2014. Le donne affette da IBS sono 8962.
Questi, in sintesi, i principali risultati:
- nel periodo preso in considerazione la prevalenza dell’IBS è aumentata da 47,96 a 172,68 casi per 100.000 donne;
- le donne affette da IBS sono prevalentemente caucasiche, più anziane e con redditi più elevati, e ricorrono più frequentemente alla procreazione medico-assistita;
- la sindrome dell’intestino irritabile correla con un maggior rischio di obesità, dipendenza da fumo, ipertensione, gravidanze multiple, patologie della tiroide, cistite interstiziale, fibromialgia e disturbi della sfera psichiatrica ed emotiva;
- le donne con IBS, inoltre, hanno una maggiore probabilità di soffrire di ipertensione gravidica (aOR 1.11, 95% CI 1.02-1.21), preeclampsia (aOR 1.23, 95% CI 1.09-1.38), trombosi venosa profonda (aOR 2.26, 95% CI 1.12-4.57) e diabete gestazionale (aOR 1.1, 95% CI 1.002-1.22);
- malformazioni congenite del feto sono state riscontrate nell’1.7% delle donne affette da IBS, contro lo 0.4% del gruppo di controllo (aOR 2.57, 95% CI 2.13-3.09).
Questi dati indicano come la donna in gravidanza affetta da IBS debba essere seguita con particolare attenzione clinica e un adeguato counseling sugli stili di vita ottimali in questa delicata fase della vita (alimentazione equilibrata, movimento fisico regolare, controllo del peso, eliminazione dell’alcol e del fumo).

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