Sintomi e trattamento della sindrome dell’intestino irritabile: differenze di genere
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09/04/2020
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Camilleri M. Sex as a biological variable in irritable bowel syndrome Neurogastroenterol Motil. 2020 Jan 13:e13802. doi: 10.1111/nmo.13802. [Epub ahead of print]
Fare il punto delle evidenze sulla correlazione fra genere e sindrome dell’intestino irritabile: è questo l’obiettivo del lavoro di Michael Camilleri, della Divisione di Gastroenterologia ed Epatologia presso la Mayo Clinic di Rochester, Stati Uniti. La fisiopatologia della sindrome dell’intestino irritabile (irritable bowel syndrome, IBS) vede il coinvolgimento di meccanismi centrali e periferici che si traducono in sintomi funzionali e percettivi. Tali sintomi correlano con disfunzioni motorie, sensoriali, immunitarie, di barriera e intraluminali che coinvolgono anche il microbiota intestinale. Tale quadro clinico si riscontra sia nelle donne che negli uomini: tuttavia le evidenze suggeriscono che il genere influisce sulla fisiopatologia, sull’epidemiologia e sulle specifiche manifestazioni del disturbo. L’articolo si propone dunque di passare in rassegna tutte le più aggiornate evidenze sulle differenze di genere rispetto ai seguenti aspetti dell’IBS: - ormoni sessuali e asse intestino-cervello; - epidemiologia; - criteri diagnostici e prognosi; - risposta ai trattamenti; - percezione del dolore; - transito intestinale; - distensione addominale; - comorbilità uroginecologiche; - anoressia; - fibromialgia; - sistema della serotonina; - aspetti psicologici. Approfondire la comprensione dei meccanismi di genere alla base della patologia è di importanza centrale per la comprensione dei meccanismi fisiopatologici coinvolti e il miglioramento delle terapie.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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