Patients with fibromyalgia display less functional connectivity in the brain's pain inhibitory network
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02/08/2012
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Jensen KB, Loitoile R, Kosek E, Petzke F, Carville S, Fransson P, Marcus H, Williams SC, Choy E, Mainguy Y, Vitton O, Gracely RH, Gollub R, Ingvar M, Kong J. Patients with fibromyalgia display less functional connectivity in the brain's pain inhibitory network Mol Pain. 2012 Apr 26;8(1):32. [Epub ahead of print]
Secondo crescenti evidenze, la fibromialgia è caratterizzata da un’intensificata elaborazione delle sensazioni di dolore e da una ridotta inibizione del dolore endogeno. Per comprendere pienamente i meccanismi implicati nella fibromialgia, è dunque necessario investigare con particolare attenzione la modulazione del dolore endogeno. Nel loro articolo, K.B. Jensen e collaboratori confrontano la connettività funzionale del circuito inibitorio discendente del dolore in pazienti affetti da fibromialgia e in controlli sani. E’ stata eseguita la risonanza magnetica funzionale (fMRI) su 42 persone – 14 sane e 28 affette da fibromialgia – sottoposte a stimoli pressori casuali di natura dolorosa. Dallo studio sono emersi due importanti risultati. Rispetto ai controlli, i/le pazienti affetti da fibromialgia: - hanno bisogno di una pressione significativamente inferiore per raggiungere i livelli di dolore prestabiliti nell’esperimento; - mostrano una minore connettività all’interno del circuito cerebrale di inibizione del dolore. Lo studio offre quindi un’evidenza visiva di come le regioni cerebrali coinvolte nel controllo omeostatico del dolore siano meno interconnesse nelle persone affette da fibromialgia. E’ possibile che tale disfunzione circuitale giochi un ruolo importante nel mantenimento del dolore nella fibromialgia. Questa forma di neuroimaging può quindi offrire una misurazione oggettiva del dolore nella fibromialgia.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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