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Suicide attempts and risk of suicide in patients with fibromyalgia: a survey in Spanish patients

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21/03/2013

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Calandre EP, Vilchez JS, Molina-Barea R, Tovar MI, Garcia-Leiva JM, Hidalgo J, Rodriguez-Lopez CM, Rico-Villademoros F.
Suicide attempts and risk of suicide in patients with fibromyalgia: a survey in Spanish patients
Rheumatology (Oxford). 2011 Oct; 50 (10): 1889-93. doi: 10.1093/rheumatology/ker203. Epub 2011 Jul 12

Valutare la prevalenza di tentativi di suicidio fra le persone affette da fibromialgia (FM) e le sue correlazioni con le caratteristiche cliniche del disturbo e il profilo sociodemografico dei/delle pazienti. E’ questo l’obiettivo dello studio condotto da E.P. Calandre e collaboratori, dell’Istituto di Neuroscienze dell’Università di Granada, Spagna.

Partendo dalla considerazione che la depressione, il dolore cronico e i disturbi del sonno si presentano spesso in comorbilità con la FM e sono al tempo stesso tre importanti fattori predittivi generali di suicidio, gli Autori hanno sviluppato un questionario e lo hanno sottoposto a sette associazioni spagnole di pazienti affetti da fibromialgia.

Il questionario include le seguenti sezioni:
- dati sociodemografici e clinici: età, genere, livello di scolarizzazione, stato coniugale, numero di figli, stato occupazionale, tempo trascorso dai primi sintomi e dalla diagnosi di FM, comorbilità mediche e psichiatriche; 
- assenza o presenza di tentativi di suicidio: numero, modalità, ricovero in pronto soccorso, ospedalizzazione;
- il Revised FM Impact Questionnaire (FIQR): si articola in tre sezioni (sintomi della malattia, impatto funzionale, impatto complessivo); punteggi più alti indicano un impatto maggiore (il massimo punteggio è 100);
- la Plutchik Suicide Risk Scale: comprende 15 domande che consentono di valutare il profilo di rischio della persona.

Questi, in sintesi, i risultati:
- il questionario è stato inviato a 795 pazienti;
- hanno risposto 180 pazienti (22.6%): 176 donne e 4 uomini, di età variabile dai 22 ai 74 anni;
- la durata dei sintomi correlati alla FM varia da 1 a 54 anni;
- le comorbilità con altre patologie mediche (0-8, OR 2.73) sono più frequenti delle comorbilità con disturbi psichiatrici (0-3, OR 1.19). Le prime includono innanzitutto le patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico: artrosi (55), ernie discali (32), osteopenia e osteoporosi (23), sindrome del tunnel carpale (9); e, in secondo luogo, disturbi della tiroide (ipo- o ipertiroidismo, 20), sindrome dell’intestino irritabile e sindrome di Cröhn (19), cefalea (15, di cui 7 emicrania), allergie (13), asma (12), ipertensione (12), ipercolesterolemia (12) e sindrome della fatica cronica (10). Le seconde includono depressione (24), ansia (8), disturbi ansioso-depressivi (6), insonnia (4), disturbi mentali non specificati (2), agorafobia e fobia sociale (1);
- 30 persone (16.7%) hanno riferito da 1 a 3 tentativi pregressi di suicidio: 20 (66.7%) dichiarano 1 tentativo, 5 (16.7%) 2 tentativi e altre 5 (16.7%) 3 tentativi;
- il metodo di suicidio più frequente è l’avvelenamento da farmaci (21, pari al 70%);
- solo in 14 casi la persona è stata ricoverata in pronto soccorso o in ospedale;
- fra il gruppo di cui ha tentato il suicidio almeno una volta (S) e il gruppo di chi non lo ha mai tentato (NS) non emergono differenze rilevanti in relazione all’età, al grado di scolarizzazione e allo stato coniugale, mentre emergono differenze significative in relazione allo stato occupazionale: il 50% del gruppo S è senza lavoro o in aspettativa per malattia, contro il 38% del gruppo NS;
- i punteggi del FIQR sono significativamente più alti nel gruppo S che nel gruppo NS, con una differenza media di 12 punti [76.3 (OR 3.0) vs 64.3 (OR 1.8), P = 0.0058];
- il rischio di suicidio calcolato secondo la scala di Plutchik risulta più elevato sia nel gruppo S che nel gruppo NS rispetto ai dati generali rivelabili dalla letteratura;
- emerge un’elevata correlazione fra i punteggi del FIQR e quelli della scala di Plutchik;
- il dolore, la scarsa qualità del sonno, l’ansia e la depressione risultano positivamente correlati con il rischio di suicidio.

La fibromialgia, concludono gli Autori, appare significativamente associata ad un aumentato rischio di suicidio e di tentativi di suicidio
. Entrambe le variabili, riassumibili nel concetto di “comportamento suicidario”, sembrano essere correlate con la gravità globale del disturbo.

Il punto di forza di questo studio risiede nel fatto che si tratta della prima indagine condotta sul rischio di suicido fra le persone affette da fibromialgia. I punti di debolezza sono il numero relativamente limitato di persone che hanno risposto al questionario, il fatto che solo una parte di esse ha risposto a tutte le domande e la possibilità che precedenti tentativi di suicidio abbiano maggiormente motivato alla partecipazione, con il conseguente rischio di sovrastima del rischio di suicidio.

Nonostante questi limiti, gli Autori sono convinti che:
- lo studio confermi l’ipotesi di partenza che la FM aumenti il rischio di suicidio;
- occorrano ulteriori ricerche per confermare i risultati e soprattutto per mettere a punto adeguate misure di prevenzione.
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