“Ho 62 anni, e da qualche settimana assumo l’ospemifene per curare una fastidiosa secchezza vaginale e problemi urinari. Dopo quanto tempo agisce l’ospemifene, e per quanto tempo si può assumere? L’ho iniziato una prima volta due anni fa, ma solo per cinque mesi: poi ho smesso, anche se la mia ginecologa mi incoraggiava a continuare, perché ero preoccupata per eventuali effetti collaterali. Grazie”.
Ospemifene: amico in menopausa, amico del seno
19/03/2021
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
I disturbi lamentati dalla signora sono riconducibili alla sindrome genito-urinaria della menopausa: un insieme di sintomi vaginali (atrofia, secchezza, dolore ai rapporti) e vescicali (urgenza minzionale, cistiti post coitali). In questo contesto clinico, l’ospemifene rappresenta un’eccellente opzione di cura per tutte le donne che non vogliono o non possono assumere ormoni, nemmeno a livello locale, per timore del cancro al seno. In questa risposta illustriamo: - che cos’è l’ospemifene, e in che modo può agire nei confronti dei recettori estrogenici presenti nei diversi organi; - come, in vagina, l’ospemifene promuova la lubrificazione e il benessere dei tessuti genitali e uretrali, esplicando nel contempo un’azione protettiva sulla mammella e sull’endometrio, ben documentata da tutti i più solidi studi internazionali; - come, per questo motivo, l’ospemifene sia indicato anche per le donne già colpite da un cancro al seno e che abbiano completato le terapie adiuvanti; - in quanto tempo l’ospemifene inizia a far sentire i primi benefici; - per quanto tempo può essere assunto, sempre sotto controllo medico; - in quale momento della giornata va preso, per massimizzarne l’assorbimento; - come l’ospemifene sia un prezioso alleato delle donne per le quali la protezione del seno è una necessità, oltre che un desiderio.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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