Fare il punto delle attuali conoscenze sulle correlazioni tra fibromialgia e alimentazione: è questo l’obiettivo della review realizzata da G. Bjørklund e collaboratori, del Council for Nutritional and Environmental Medicine di Mo i Rana, Norvegia. La fibromialgia è una condizione cronica di eziologia incerta, caratterizzata da dolori intensi e diffusi, disturbi del sonno, disfunzioni cognitive, fatigue e altre problematiche funzionali. In altre occasioni abbiamo evidenziato l’importanza del movimento fisico nella cura della complessa sintomatologia che la contraddistingue. Oggi ci concentriamo sull’alimentazione. Gli Autori ricordano che: - è stato recentemente ipotizzato che uno sbilanciamento nell’assunzione di determinati nutrienti, fra cui ioni metallici essenziali e vitamine, possa giocare un ruolo critico nello sviluppo della patologia; - il dolore muscolare, in particolare, sembra essere associato a insufficienti livelli di aminoacidi, magnesio, selenio, vitamine B e D, così come agli effetti dannosi di alcuni metalli pesanti, come il mercurio, il cadmio e il piombo; - la carenza di nutrienti essenziali, in particolare, può determinare una disfunzione dei meccanismi di inibizione del dolore, un’intensificazione della stanchezza cronica e lo sviluppo di altri sintomi tipici della malattia; - il mercurio e gli altri elementi tossici, per contro, possono interferire con la biodisponibilità dei nutrienti essenziali. La review esamina l’effetto dei metalli e delle vitamine sulla percezione del dolore, e sottolinea come un’attenta disciplina alimentare sia di importanza centrale nell’ottimizzazione dell’azione dei nutrienti essenziali e nel conseguente controllo del dolore. Gli Autori concludono la loro analisi auspicando l’avvio di nuovi studi volti ad approfondire e confermare queste correlazioni.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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