EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

"Behind blue eyes": the association between eye colour and deep infiltrating endometriosis

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Linkedin
24/07/2014

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Vercellini P, Buggio L, Somigliana E, Dridi D, Marchese MA, Viganò P.
“Behind blue eyes”: the association between eye colour and deep infiltrating endometriosis
Hum Reprod. 2014 Jul 8. pii: deu169. [Epub ahead of print]
Gli occhi azzurri sono più frequenti nelle donne affette da endometriosi profonda? A questa insolita domanda si propone di rispondere lo studio di Paolo Vercellini e collaboratori, del Dipartimento di “Scienze cliniche e di comunità” dell’Università di Milano, dell’Unità di Infertilità dell’Ospedale Maggiore Policlinico e dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano.
Evidenze recenti suggeriscono come le donne colpite da endometriosi profonda possano effettivamente avere un fenotipo che include una più elevata prevalenza di occhi chiari: ma le conferme a livello epidemiologico sono ancora scarse.
Gli Autori hanno condotto uno studio controllato su 223 donne con endometriosi profonda, 247 donne con endometriomi ovarici e 301 donne sane. Il colore degli occhi è stato valutato da un osservatore alla luce solare e classificato in tre gruppi: azzurro, verde e castano. Le donne stesse sono state invitate a definire il colore dei propri occhi. I casi di giudizio discordante fra l’osservatore e la donna sono stati esclusi dall’analisi finale.
Questi i risultati:
- sono stati esclusi 52 casi per discordanza di giudizio;
- la distribuzione percentuale fra i tre colori (nell’ordine: castano, azzurro, verde) è risultata pari a 61, 30 e 9% nelle donne con endometriosi profonda; 74, 16 e 10% nelle donne con endometriomi ovarici; 75, 15 e 10% nelle donne sane;
- le donne con endometriosi profonda hanno una frequenza significativamente maggiore di occhi azzurri e una frequenza altrettanto significativamente minore di occhi castani rispetto di due gruppi di controllo (P = 0.002 e P < 0.001, rispettivamente);
- la proporzione di occhi azzurri è quasi identica nelle donne con endometriomi ovarici e nelle donne sane;
- la proporzione di occhi verdi è simile in tutti e tre i gruppi;
- l’odds ratio (OR, 95% CI) che una donna con endometriosi profonda abbia occhi azzurri, in confronto alle donne con endometriomi ovarici e alle donne sane, è rispettivamente pari a 2.2 (1.4-3.6) e 2.5 (1.6-3.9): in altri termini, le donne con endometriosi profonda hanno una probabilità più che doppia di avere occhi azzurri piuttosto che occhi verdi o castani.
Gli occhi azzurri sono dunque significativamente più comuni nelle donne colpite da endometriosi profonda. E come si giustifica questa singolare associazione?
Secondo gli Autori, ci sono due possibili spiegazioni, ed entrambe possono avere implicazioni di grande interesse per le future ricerche sull’endometriosi:
1) i geni coinvolti nella regolazione del colore degli occhi potrebbero essere situati in una regione del DNA vicina e interagente con quella che contiene i geni implicati nell’invasività dell’endometriosi;
2) il colore azzurro degli occhi potrebbe essere considerato indicatore di un fenotipo foto-sensibile risultante da una limitata esposizione alla luce solare e ai raggi ultravioletti. La limitata esposizione alla luce solare è associata a più bassi livelli circolanti di colecalciferolo (vitamina D3), un elemento che recentemente è risultato correlato alla patogenesi dell’endometriosi.
Dal punto di vista pratico, l’indicazione clinica più rilevante che emerge dallo studio è di controllare i livelli plasmatici di vitamina D nelle donne, anche giovani, che soffrano di mestruazioni dolorose e/o cicli abbondanti, specialmente se con occhi chiari, perché ciò potrebbe individuare un maggior rischio di endometriosi. Qualora il livello di vitamina D sia inferiore a 30 nanogrammi/millilitro, è indicata l’integrazione per riportarlo a livelli fisiologici.
Parole chiave di questo articolo

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter