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Endometriosi: la formazione dei medici alla gestione dell'impatto psicosociale

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23/03/2017

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Young K, Fisher J, Kirkman M.
Clinicians' perceptions of women's experiences of endometriosis and of psychosocial care for endometriosis
Aust N Z J Obstet Gynaecol. 2017 Feb; 57(1): 87-92. doi: 10.1111/ajo.12571
Valutare la percezione che i medici hanno dell’endometriosi, del suo impatto sulla qualità della vita e dell’opportunità di fornire un adeguato supporto psicosociale alle donne che ne sono colpite. E’ questo l’obiettivo dello studio condotto da K. Young e collaboratori, della School of Public Health and Preventive Medicine di Melbourne, Australia, per conto del Royal Australian and New Zealand College of Obstetricians and Gynaecologists.
La ricerca è stata condotta somministrando un’intervista semistrutturata a 8 ginecologi e 4 medici di famiglia, così suddivisi:
- medici di famiglia: tutte donne, due provenienti dall’area urbana di Melbourne e due da altre zone dello stato di Victoria, con un’anzianità di servizio compresa fra 11 e 29 anni;;
- ginecologi: 4 uomini e 4 donne, tutti provenienti dall’area urbana di Melbourne, con un’anzianità di servizio compresa fra 6 e 43 anni.
Questi i risultati dell’indagine:
- la percezione che i clinici hanno dell’esperienza di malattia è coerente con i sintomi riportati dalle donne, soprattutto in relazione al rischio di infertilità;
- tuttavia, i medici hanno una visione meno completa e profonda dei problemi sociali e lavorativi che l’endometriosi comporta, così come del suo impatto sulla relazione di coppia;
- alcuni fra i medici intervistati ritengono che l’endometriosi sia provocata da una salute mentale instabile;
- il supporto psicosociale di maggiore qualità è fornito dai medici di famiglia, mentre i ginecologi raramente si propongono come validi interlocutori in questo ambito;
- la maggior parte dei medici intervistati ritiene di non essere adeguatamente formata nella gestione degli aspetti psicosociali dell’endometriosi, e metà dei ginecologi ritengono che questo, in realtà, non sia necessario.
I risultati della ricerca, nonostante sia stata condotta su piccoli numeri, dimostrano che i medici, e soprattutto i ginecologi, devono essere maggiormente formati sull’impatto psicosociale dell’endometriosi, e sulle necessità di supporto che derivano. Tale formazione potrebbe essere fornita attraverso la stesura di linee guida e la proposta di occasioni pratiche di sviluppo professionale.
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