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Dopo la vestibolite, l'amore ritrovato

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04/10/2013

Le vostre lettere alla nostra redazione

Sono Maria Pilar, una giovane donna manager di 38 anni, che aspira a una vita brillante e di certo non invalidante!
Il tutto è cominciato quando, non sentendomi bene a livello ginecologico, mi sono affidata nel tempo a diversi medici che per anni mi hanno curata per qualcosa che non conoscevano nemmeno... per poi, alla fine, dar la colpa al mio forte stato di stress psicofisico. Seppur nello sconforto più totale, mi armai di tenacia e decisi di volerci vedere chiaro... e contattai la professoressa Graziottin.
Ricordo ancora le sue parole, come se fosse ieri: «Se avesse aspettato ancora un po', non staremmo qui a parlarne». La diagnosi fu pesante: si trattava di vestibolite vulvare con un dolore così intenso da rendere impossibili i rapporti, di un’endometriosi da recuperare e di una disfunzione della vescica con enuresi notturne: un insieme di problemi che per una donna giovane rischia di diventare una tragedia.
Il percorso è stato doloroso e faticoso, con un susseguirsi di cure piuttosto pesanti e controlli serrati. Ma alla fine del calvario (durato quattro anni) devo dire di aver ritrovato il sorriso e l'amore... Quell’amore fatto con sapienza e consapevolezza!
Un immenso GRAZIE!
Maria Pilar

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